Nel Pd c'è un buco di 600mila euro

Una regola interna stabilisce che ogni esponente eletto debba versare un contributo. Ma non tutti lo fanno

Nel 2007 viene fondato il Pd, ed ecco il nuovo logo
Nel 2007 viene fondato il Pd, ed ecco il nuovo logo

Nel Partito Democratico c'è un buco di 600mila euro. Soldi incassati dagli eletti, ma che poi non sono tornati nelle casse del Nazareno. Infatti, come racconta il Fattoquotidiano, una regola interna prevede che ogni esponente democratico uscito vincitore dalle urne debba versare un contributo. Ma non tutti lo fanno. E sui 5,4 milioni di euro previsti, all'appello ne mancano appunto circa 600mila. "In base agli accordi in fase di candidatura, i parlamentari dovrebbero versare 1.500 euro al mese al Pd nazionale. E poi un contributo al Pd regionale e provinciale di provenienza che varia a seconda del regolamento finanziario locale. Ma i conti non tornano.

Nel bilancio nazionale del 2012, l’ultimo disponibile, “i contributi provenienti da parlamentari” sono contabilizzati per 4.836.518 euro", scrive il quotidiano di Padellaro. E tra i big che non versano quanto dovuto al partito, ci sono nomi importanti: da Roberto Zaccaria a Tiziano Treu.

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