"Ora scuse pubbliche". Bufera su Sala e Gabrielli: cos'hanno detto sul caso Ramy

Il Pd e il centrosinistra di Sala hanno apertamente accusato i carabinieri di non aver eseguito correttamente l'inseguimento sul Tmax ma la procura non ha individuato errori

Franco Gabrielli e Franco Sala
Franco Gabrielli e Franco Sala
00:00 00:00

L'inseguimento dei carabinieri sul Tmax guidato da Fares Bouzidi, a bordo del quale è morto Ramy Elgami, è stato svolto in maniera regolare dai carabinieri. Dopo settimane di accuse nei confronti dei membri dell'Arma, dalle indagini della procura di Milano è emerso che non ci sono state violazioni da parte dei militari del nucleo radiomobile. "La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa, prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penale", si legge all'articolo 55 del Codice di Procedura penale. E quell'inseguimento rientra a pieno titolo in questa attività. Eppure, ai carabinieri, accusati anche di essere assassini, non sono ancora state porte le scuse ufficiali.

Solo poche ore prima, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ospite di Non Stop News su Rtl ha dichiarato: "Ci sono dei carabinieri che sbagliano e c'è il grosso dei carabinieri che fa le cose giuste. Lì hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di venti minuti". Ha poi messo il focus sulle parole pronunciate in radio, che non è nemmeno chiaro se siano state pronunciate dai carabinieri impegnati nell'inseguimento o da altri militari collegati via radio. L'unica certezza è che gli uomini in divisa, al contrario di quanto detto dal primo cittadino del capoluogo lombardo e da altri esponenti della sinistra, hanno agito correttamente. La ricostruzione della procura smentisce anche quanto detto da Franco Gabrielli, oggi consulente alla Sicurezza per il Comune di Milano, secondo il quale "bisogna trovarsi in determinate situazioni ma è ovvio che quello non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c’è pur sempre una targa, un veicolo".

Ora ci si aspetterebbe una presa di coscienza pubblica da parte loro, così come pubblica è stata l'accusa. "Sono state conclusioni errate nel contenuto e affrettate che mai ci saremmo aspettati da chi è stato ai vertici dell'ordine pubblico. Nel rinnovare la nostra vicinanza ai Carabinieri aspettiamo le scuse pubbliche di Gabrielli che in ogni caso dovrebbe trarre le dovute conseguenze da tante improvvide affermazioni", ha dichiarato l'onorevole della Lega Simonetta Matone. Le ha fatto eco Silvia Sardone, eurodeputata e consigliere comunale della Lega: "Per giorni ci sono state deliranti accuse da sinistra agli uomini in divisa che hanno inseguito i fuggitivi in quella drammatica notte a Milano. Il sindaco Sala e mezzo Partito Democratico avevano criticato aspramente l'inseguimento e in tanti a sinistra addirittura avevano parlato di omicidio, di carabinieri assassini, di speronamento per uccidere".

Il deputato di Fratelli d'Italia, vice Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera ed ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Riccardo De Corato, si chiede se "Sala adesso farà come il compagno Majorino e continuerà ad attaccare i Carabinieri? Rimarrà in silenzio anche su quanto fatto dai 'Maranza' in piazza Duomo a Capodanno? I milanesi e l'intera città aspettano una ferma e decisa posizione di condanna del Sindaco di Milano". Anche il senatore Maurizio Gasparri chiede che vengano fatte scuse pubbliche ai Carabinieri, ma anche le dimissioni di Gabrielli: "Si vergogni anche lui insieme a Sala. Noi siamo con il popolo in divisa, nonostante il silenzio di Sala e gli attacchi immotivati e astiosi di Gabrielli". La senatrice di Forza Italia, e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli, ha aggunto che "il prefetto Gabrielli ha perso un’ottima occasione per tacere.

Piuttosto che sparare irresponsabilmente sentenze a casaccio contro il comportamento dei militari dell’Arma, dovrebbe dedicarsi a risolvere i gravi problemi di sicurezza a Milano, che sono molti, molto seri e molto sottovalutati".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica