Nicole Minetti aveva già detto che non si sarebbe dimessa da consigliere della Regione Lombardia. Adesso, in una intervista al settimanale Diva e Donna in edicola domani, lo ribadisce e spiega anche il motivo: "Dopo l’estate ho scelto di restare per gli stessi motivi che mi hanno fatto avvicinare alla politica: l’ammirazione per le idee di libertà di Silvio Berlusconi. Non mi arrendo alle prime difficoltà: gli ostacoli mi motivano a essere più forte e tenace. Quindi per ora non mollo".
Ma la Minetti non parla solo di politica. L’esponente del Pdl lancia un appello a Patrizia Mirigliani, organizzatrice del concorso di Miss Italia: "Mi ha colpito l’attenzione che Miss Italia riserva alla partecipazione di questa ragazza che in fin dei conti dovrebbe essere una concorrente qualsiasi, come le altre, ma sui giornali le è sempre riservato grande spazio. Spero che un concorso così importante sia super partes rispetto alla vicenda come dovrebbe essere; anzi, Patrizia Mirigliani per dimostrarlo davvero dovrebbe invitarmi come ospite a una delle serate". Il riferimento è a Chiara Danese, parte civile al processo Ruby 2 contro di lei.
Infine, Nicole Minetti dà i voti (in merito al look) ad alcuni volti più noti della politica italiana. Formigoni? Otto. "La giacca gialla che ogni tanto indosso in Consiglio regionale l’ho scelta ispirandomi alle sue camicie, simbolo di autoironia". Matteo Renzi? Sette. "Anche se ha un po' troppo l’aria del bravo ragazzo per i miei gusti; lo vedrei meglio con un giubbotto in pelle, più rock". Beppe Grillo? Quattro.
"In un uomo non mi piace mai la barba incolta". Bersani? Tre. "Se dovessimo unire la folta chioma di Grillo con la flemma di Bersani non ne uscirebbe certo l’uomo più sexy del pianeta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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