"Non sono nel mood". Schlein disco rotto su Atreju scappa ancora dal confronto

Elly Schlein dichiara di non andare ad Atreju perché è il parlamento "il luogo in cui confrontarci" e perché, parole sue, non è "nel mood"

"Non sono nel mood". Schlein disco rotto su Atreju scappa ancora dal confronto
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Elly Schlein come segretario del Partito democratico è probabilmente la scelta peggiore per la salute della compagine del Nazareno. L'ultima dimostrazione di inadeguatezza è arrivata in questi giorni con il rifiuto a partecipare ad Atreju, la tradizionale manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia, che nel corso degli anni ha visto susseguirsi sul palco numerosi presidenti del Consiglio e segretari del Pd. È un'occasione di confronto che altri prima di lei, tra i quali Enrico Letta e Paolo Gentiloni, come ha spiegato Giorgia Meloni, hanno colto.

Ma Schlein si è tirata indietro perché, come ha dichiarato a Radio 24, non è "nel mood per una festa di partito". Ha detto davvero così ai microfoni radiofonici e in tanti si sono chiesti cosa voglia realmente dire il segretario del Pd con queste parole. Un po' quello che accade ogni qualvolta Schlein rilasci dichiarazioni in merito a spiegazioni sui suoi comportamenti. Nulla di nuovo, quindi. "Ho scelto di non andare alla festa del partito di Meloni perché l'aspetto in parlamento, per il salario minimo. È quello il luogo dove confrontarci, siamo sempre aperti al confronto", ha detto ancora il segretario, lo stesso che organizza le piazze per i confronti e che fino allo scorso luglio aveva una percentuale di presenze in parlamento inferiore al 21%.

Non stupisce la contraddizione nelle parole di Elly Schlein, a cui ormai ha abituato sia i sostenitori del Partito democratico che quelli dei partiti di opposizione. Tuttavia, gli elettori del Pd sembra stiano iniziando a mal tollerare l'atteggiamento del loro segretario e da più parti avanza l'ipotesi che l'unica ragione per la quale Schlein non partecipi ad Atreju sia che non è in grado di sostenere una conversazione senza il discorsetto scritto, magari da qualcun altro. Un'ipotesi che non è probabilmente lontana dalla realtà, visto che già in passato il segretario ha dimostrato di non sapersi muovere al di fuori di domande concordate o monologhi.

Ad Atreju avrebbe senz'altro un contraddittorio da affrontare, una discussione da intavolare, che per quanto civile richiede capacità di replica e di dialettica. Doti che Schlein non possiede.

E questa è la ragione per la quale alcune settimane fa ha rifiutato anche l'invito di Matteo Renzi di partecipare alla festa di Italia viva, durante la quale il senatore aveva chiesto un confronto dal quale, anche in questo caso, il segretario del Pd ha preferito fuggire. Questo è il risultato della smania del Pd di rincorrere il centrodestra, eleggendo un segretario solo perché donna, scartando candidati più adeguati ed esperti.

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