Quell'occhio nero è bastato. Quando hanno visto la figlia quindicenne arrivare a casa con la faccia pesta, hanno capito che bisognava muoversi subito. E l'hanno denunciato, quel ragazzo di 17 anni appena, che in pochi mesi si era trasformato in un aguzzino capace di minacciare di morte la fidanzatina. I genitori della ragazzina non hanno avuto esitazioni di fronte a un aggravarsi dei rapporti tra i due adolescenti e si sono presentati dai carabinieri di Ceriale, località dove vivono, in provincia di Savona, per denunciare il giovane. E chiedere aiuto. Per non trovarsi a piangere l'irreparabile, come sempre più spesso avviene di questi tempi in cui la violenza sulle donne è all'ordine del giorno.
I due giovani si conoscono nell'ottobre scorso: nasce una simpatia, un flirt tipico dell'età, ma le differenze tra i due ragazzi emergono quasi subito. Lei è una studentessa modello, a scuola colleziona ottimi voti, ha tanti amici. Lui non studia, ma neanche lavora. È disoccupato e dunque ha tanto tempo per dedicarsi soltanto alla sua ragazza.
Ma l'attaccamento di lui diventa morboso, ossessivo, pieno di fantasmi. È geloso degli amici di lei, dei compagni di scuola, vede ovunque rivali che minacciano la sua conquista. E se la prende con lei, scaricandole addosso le proprie inadeguatezze. Comincia a diventare aggressivo, tra i baci cominciano a volare gli schiaffi e poi - manco a dirlo - le solite vuote scuse. Il rapporto prende una brutta china. Lui mantiene un certo ascendente e, a un certo punto, spinge la ragazzina addirittura a lasciare la scuola, cercando di trascinarla in un mondo solo loro, dove non ci siano «distrazioni».
I genitori di lei vigilano, vedono con preoccupazione il cambiamento della figlia, il distacco dagli amici di sempre, il disinteresse per il resto del mondo e provano a convincerla a lasciarlo. Ma il peggio deve ancora arrivare.
Il ragazzo comincia a manifestare i primi segni di violenza anche fisica, dopo quella psicologica. E si lascia andare alle minacce, perché il controllo sulla ragazzina non gli basta mai, i fantasmi che lo ossessionano lo portano a pensare che comunque lei gli sfugga.
E lei ha paura, tanto che prende a confidarsi con i genitori, racconta che quel ragazzo non sa più come trattarlo, visto che qualunque cosa faccia lui non è contento, la minaccia.
Negli ultimi tempi la situazione precipita e quando i genitori dell'adolescente si accorgono che la figlia subisce maltrattamenti continui, anche botte, reagiscono. Durante un incontro tra i due la lite degenera al punto che la giovane si presenta a casa con il volto tumefatto, tanto che i genitori devono portarla in ospedale per farla medicare. Quindi la denuncia.
Quando i militari cominciano a indagare trovano nel cellulare della ragazzina sms minacciosi, che testimoniano vessazioni continue a tutte le ore del giorno e della notte. Ci sarebbero le minacce di morte che lui non le risparmia nel caso in cui lei decida di lasciarlo, di chiudere la storia. Secondo la denuncia in un caso il ragazzo avrebbe addirittura sequestrato la fidanzatina.
Ieri l'epilogo: i carabinieri si sono presentati a casa del ragazzo con l'ordine di arresto firmato dal magistrato. Il giovane è ora rinchiuso nel carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, ma potrebbe essere presto affidato a una comunità protetta. Il minorenne dovrà rispondere del reato di stalking. Lei è salva.
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