La Camera dei deputati ha approvato con 281 voti favorevoli e nessun contrario il testo unificato delle proposte di legge recanti disposizioni per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche, il cosiddetto diritto all'oblio oncologico. Ora il provvedimento passa all'esame del Senato.
Cosa prevede la legge sull'oblio oncologico
Dal lavoro all’adozione di un figlio, la legge sull’oblio oncologico approvata all’unanimità a Palazzo Montecitorio tocca numerosi punti. Il testo prevede una serie di diritti a tutela degli ex malati di tumore e tra i provvedimenti più attesi v’è il diritto a non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica. Previsto l’accesso ai servizi bancari finanziari e assicurativi (non è ammessa la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche da cui la stessa sia stata precedentemente affetta e il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta), l’accesso alle procedure concorsuali, al lavoro e alla formazione (è fatto divieto di richiedere informazioni relative allo stato di salute dei candidati medesimi concernenti patologie oncologiche da cui essi siano stati precedentemente affetti e il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta) e la vigilanza del Garante per la protezione dei dati personali sull’applicazione delle disposizioni della legge.
Le reazioni
Il via libera al testo sull’oblio oncologico è stato accolto con entusiasmo dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dalla Fondazione AIOM: "Plaudiamo all'approvazione del disegno di legge sul diritto all'oblio oncologico da parte della Camera dei Deputati. E' il primo passo fondamentale per la tutela di oltre un milione di persone in Italia, che hanno superato il tumore ma continuano a essere considerate malate dalla società, con discriminazioni nell'accesso a servizi come la stipula di assicurazioni e di mutui, difficoltà nei processi di adozione e di assunzione sul lavoro. Ci auguriamo che quanto prima anche il Senato approvi la norma, perchè si tratta di una battaglia di civiltà, che vede da molto tempo in prima linea pazienti, società scientifiche e Istituzioni".
Tutti i partiti hanno sostenuto la legge, soddisfazione all’interno di Forza Italia: "È una rinascita sociale per oltre un milione di guariti dal cancro: un messaggio di speranza e di libertà anche per chi lotta contro questo male che coinvolge oltre 3 milioni di persone nel nostro Paese", le parole del presidente della Commissione Affari sociali e Salute, Ugo Cappellacci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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