Le commemorazioni partigiane, si sa, sono da sempre ad appannaggio della sinistra. E così non dovrebbero stupire più di tanto le barricate di Gad Lerner e dell'Anpi contro esponenti di Fratelli d'Italia. Tuttavia leggere le assurde motivazioni e gli attacchi pretestuosi a Mario Mantovani non possono che farli approdare sul podio dei peggiori di questa settimana. Insieme a loro l'onnipresente microbiologo Andrea Crisanti, consulente della procura di Bergamo nell'inchiesta Covid, parlamentare piddì nonché prezzemolino dei talk show. E poi, sul gradino più alto, Elly Schlein che, fresca di elezione alla guida del Partito democratico, ha subito svelato la sua irrefrenabile voglia di mettere le mani sui risparmi degli italiani.
Il partigiano Gad Lerner, dunque. Terzo posto, per lui. E pure per l'Anpi. Cantando a squarciagola Bella ciao, hanno deciso di disertare la commemorazione dei partigiani di Salussola. Non gli andava proprio giù la presenza di un esponente di Fratelli d'Italia, Mario Mantovani. Non perché l'ex senatore abbia fatto nulla di male. Per questi partigiani 2.0 Manovani altro non è che il "rappresentante di un partito che non ha mai rinnegato il fascismo e non ha alcun titolo né istituzionale né storico per ricordare i caduti per la libertà". Sempre la solita ideologia. Oggi come allora, pretendono di decidere chi ha diritto di memoria e chi no. La negazione della democrazia, insomma.
Al secondo posto del podio dei peggiori c'è, invece, Andrea Crisanti, tornato alla ribalta nei giorni scorsi con l'inchiesta sulla pandemia in Lombardia. Sul suo petto si è appuntato uno stuolo di cariche: microbiologo all'Università di Padova, guru di lockdown e piani vaccinali, parlamentare del Partito democratico, consulente della procura di Bergamo e, dulcis in fundo, prezzemolino della televisione. Difficile vederlo indossare tutte queste vesti in un sol giorno. Eppure è così. Se ne va in giro a destra e a manca a pontificare sulle indagini in corso, pur essendo non l'oracolo sceso in terra ma un consulente di parte. "Pretende che teorie, frutto di sue valutazioni del tutto personali, debbano diventare oggetto addirittura di un processo", ha commentato indignato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, bollandolo, come già aveva fatto in passato il presidente dell'Aifa, Giorgio Palù, "microbiologo esperto di insetti".
Sul gradino più alto del podio troviamo, per la seconda settimana di fila, Elly Schlein. Ce lo saremmo risparmiati, ma lei è una vera campionessa. Non per altro è alla guida del Partito democratico. E così, per non smentire i suoi predecessori, dopo aver inforcato la bandiera dell'antifascismo, messa sotto torchio dall'inossidabile Fabio Fazio a Che tempo che fa, ha scodellato la proposta del secolo: "Certamente è un bene che ci sia chi fa profitti, ma a noi interessa che quei profitti vengano equamente redistribuiti". E ancora: "Chi ha di più deve contribuire in proporzione maggiore al benessere collettivo". Anche se non lo dice, si sente puzza lontano un miglio di patrimoniale. E, se non propriamente di patrimoniale, di mani sui nostri risparmi. A darle man forte ci si è messo pure Carlo De Benedetti.
"Da sempre sono favorevole alla patrimoniale", ha detto a Piazza Pulita su La7. D'altra parte la sinistra ce l'ha sempre detto: a loro le tasse piacciono tantissimo, così tanto che vogliono alzarle in continuazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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