Elly Schlein l'equilibrista sta tentando in tutti i modi di mantenere saldo il Pd in una posizione che sia democraticamente condivisibile, senza strappi e senza fratture in merito alla guerra in Medio Oriente. Impresa che, al momento, non le sta riuscendo. Anzi, si può dire che Schlein questo obiettivo l'ha già perso ad appena 20 giorni dall'inizio di un conflitto che si sta configurando come lungo e piuttosto complesso. La sinistra alla quale Schlein strizza l'occhio da sempre, infatti, non è un mistero che sia dichiaratamente pro-Palestina. Non è certo una novità e non è sicuramente una scoperta sensazionale. Sono quelli che invocano la pace ma solo se è Israele a fermarsi. Ma con l'intero (o quasi) Occidente istituzionale schierato dalla parte di Israele dopo l'attacco barbaro di Hamas del 7 ottobre.
Ha tentato, Schlein, di tenersi lontana dalle piazze per la Palestina, quelle in cui si sono sentiti i cori antisemiti, in cui ci sono state minacce agli ebrei e cartelli espliciti incitanti all'odio ma, nonostante i proclami dei giorni passati in cui annunciava che non sarebbe andata, ora, invece, è arrivata la conferma nel senso opposto. Non che le giravolte di Schlein facciano ormai notizia, perché in meno di un anno alla segreteria del Pd ha cambiato idea talmente tante volte che si è perso conto. Qualcuno potrebbe anche dire che solo gli stolti non cambiano idea ed è corretto, ma sulla questione mediorientale, almeno su quella, Schlein dovrebbe assumere una posizione netta, incontrovertibile e non interpretabile. Che sia in un senso o che sia nell'altro.
"Il Partito democratico c'è e ci sarà", ha detto il segretario riferendosi alle manifestazioni di piazza. Ed è comprensibile la sua voglia di non perdere voti tra i sinistri col pugno alzato e quegli altri da liceo, ai quali lei sembra da sempre ispirarsi. Il Pd sarà in piazza, ha spiegato, "con molti dirigenti e molti militanti come abbiamo annunciato ieri e sta portando in tutte le sedi istituzionali la propria posizione molto chiara sul conflitto, sull'evitare in ogni modo l'escalation e la necessità di fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza".
Per cercare di smorzare le polemiche, considerando quanto si è visto finora nelle manifestazioni, Schlein mette le mani avanti: "Quelle di oggi sono manifestazioni a tutela dei civili e anche noi come Pd stiamo insistendo sulla tutela di tutti i civili perché il numero di vittime è già altissimo. Dobbiamo evitare che continuino a morire innocenti e fare uno sforzo per far riprendere il processo di pace verso due popoli e due Stati". Conclusione che, però, in Palestina non è gradita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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