Il Pdl vuole il suo candidato alla guida della Lombardia: "Primarie? Ultima istanza"

Avviato un dibattito con la Lega per trovare una sintesi su una figura possibile indicata dal Pdl da candidare in Regione

Il Pdl vuole il suo candidato alla guida della Lombardia: "Primarie? Ultima istanza"

Il tavolo del coordinamento regionale della Lombardia ha deciso che avvierà un "dibattito" con i vertici del Carroccio per "trovare una sintesi su una figura possibile indicata dal Pdl o vicina al Pdl" da candidare alla presidenza della Regione Lombardia. A spiegarlo è stato lo stesso coordinatore regionale del partito Mario Mantovani, al termine della riunione cui hanno partecipato il governatore uscente Roberto Formigoni, Ignazio La Russa, Maurizio Lupi, Paolo Romani, Daniela Santanchè e Massimo Corsaro. Nel caso in cui la trattativa con i lumbard, che hanno già candidato il segretario Roberto Maroni, dovesse fallire, il Pdl non esclude "come ultima ipotesi" di tenere le primarie di coalizione in Lombardia. Intanto, però, lo stesso Formigoni ha spiegato che Gabriele Albertini è ancora in campo.

"Il primo obiettivo è trovare una strada concreta per l’unità di tutto il centro destra, sia nazionale, sia lombardo, un centro destra aperto anche a forze nuove e civiche per proseguire il buon governo di Lombardia", ha spiegato Mantovani secondo cui, essendoci la "presa d’atto che di elezioni se ne parlerà dopo il 10 marzo, si è affievolita l’urgenza". "Vorremmo fare le cose bene e con calma", ha spiegato il coordinatore lombardo. Dopo aver ricordato che la Lega ha governatori in Piemonte e in Veneto, Mantovani ha affermato che, a giudizio dei dirigenti del Pdl, è "riduttivo dover cedere anche una terza regione del Nord" al Carroccio. Poi, ha spiegato che "magari già in settimana" il Pdl proporrà l’apertura di un "tavolo con la Lega per trovare una sintesi su una figura possibile, indicata dal Pdl o vicina al Pdl". "Insieme alla Lega faremo questa scelta e, non a divenendo ad un momento di sintesi, non escludiamo che ci possano essere le primarie come momento risolutivo per superare le incertezze dei partiti", ha affermato.

Dal canto suo, La Russa ha sottolineato come, soprattutto davanti all’ipotesi più probabile e cioè che vi sia l’election day per politiche e regionali, sarebbe "strano che si profilasse in Lombardia una coalizione diversa da quella a livello nazionale". "Abbiamo il dovere di creare uno schieramento e scegliere un candidato e una coalizione che possa essere vincente - ha sostenuto Formigoni - vogliamo un centro destra che sia unito su questo, infine Lupi ha chiarito che il regolamento prevede che, qualora si tenessero le primarie a livello locale, queste sarebbero convocate in coincidenza con le primarie nazionali".

Matteo Salvini ha, invece, ribadito al Pdl che "il candidato più forte c’è già" ed è, appunto, Maroni. "Chi vuole sostenere lui, e con lui la sua battaglia per tenere finalmente il 75% delle tasse dei lombardi in Lombardia, si faccia avanti velocemente", ha scritto il segretario leghista su Facebook.

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