Antonio Di Pietro ha trovato i mandanti di quello che lui ha definito "killeraggio mediatico" nei confronti del suo partito e della sua persona. "Il mandante è quella parte del Pd che ha deciso
di chiudere l’accordo con l’Udc", spiega l'ex pm in una lunga intervista a Left nella quale fa nomi e cognomi dei "colpevoli".
Il riferimento è allo scandalo degli appartamenti e all'attacco nei confronti di un partito sempre più sgretolato. "Di questa storia rischia di essere vittima lo stesso Bersani perché il giorno dopo le elezioni si ritrova "inciuciato", in una situazione che non è né carne né pesce, e bisognerà ritornare al governo Monti o di chi ne farà le veci. L’Udc liberandosi dell’Idv sa che diventa indispensabile per governare", analizza Di Pietro.
Che poi parla dell'esecutore del killeraggio, cioè "il sistema della disinformazione giornalistica che tutti i giorni continua a martellare. Io non denuncerò la Gabanelli ma chi ci ha marciato sopra ne risponderà davanti al magistrato. Mi amareggia che qualcuno abbia voluto, nel modo più ingiusto
e diffamatorio, contrastare la presenza dell’Idv nel centrosinistra".
Tuttavia, il leader dell'Italia dei Valori ribadisce di credere ancora nella possibilità di un’alleanza
con il Pd dentro il centrosinistra mentre Beppe Grillo "va-da-so-lo". "Io voglio vedere dopo le primarie. Noi abbiamo fissato l’assemblea dell’Idv subito dopo perché vogliamo vedere chi vince, quale sarà la legge elettorale e quando si voterà alle Regionali. Mi sto già attrezzando per andare a un confronto a bocce ferme e a carte scoperte. Oggi nessuno nel Pd si può muovere. Io credo che a metà dicembre avremo le idee più chiare per un’alternativa", chiosa l'ex toga.
Che poi spiega che c'è stato "un progetto destabilizzante del partito per indurre l’organizzazione a rompere le righe e far credere agli elettori che l’Idv non c’è più e quindi non vale la pena votarla. È un progetto mistificante che risolve con l’olio di ricino un problema che bisognava affrontare politicamente: come il centrosinistra vuole presentarsi alle prossime elezioni. Perché nel centrosinistra il Pd ha due anime. Una centrista e una riformista".
Infine, per quanto riguarda le
primarie, Di Pietro afferma che "qualunque sia il risultato io lo rispetterò e chiederò di confrontarmi con chi vince. Ma per quanto mi riguarda vedo che Renzi ha un programma alla Marchionne. Quindi mi auguro che vinca Bersani".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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