Più si avvicina la scadenza elettorale, più il progetto di Grillo diventa chiaro. Altro che anti politica, ma quale lotta alla casta. Lo dico a futura memoria a quei non pochi moderati che sono tentati di affidare il proprio voto al comico genovese.Già una volta,eravamo all’inizio degli anni Novanta, al grido di «mani pulite » qualcuno provò a consegnare per via giudiziaria il Paese alle sinistre. Quella che è in corso è un’operazione uguale a partiinvertite: un partito di presunte mani pulite, il «5 stelle», sta provando a usarci per consegnare, via urne, il Paese alla magistratura. Un vero colpo di mano, camuffato da operazione pulizia, che se dovesse riuscire trasformerebbe l’Italia in uno Stato di polizia. Non stiamo esagerando. Lo dico non perché a conoscenza di chissà quali informazioni riservate né perché in possesso della sfera di cristallo. Non serve leggere il futuro, basta aprire gli occhi sul presente. Ci è già successo. Ricordate quando, primi e inascoltati, scrivemmo che Gianfranco Fini stava tramando per tradire Berlusconi (cosa che accadde sei mesi dopo)? Ai più attenti non sarà sfuggito che fu il Giornale , con quattro mesi di anticipo sui fatti, a svelare il patto tra banchieri, sinistra e De Benedetti per portare al governo Mario Monti.
Lo ripeto, non siamo dei geni, è che a volte l’ignoranza aiuta. E tutti gli indizi dicono che Grillo, alleandosi con quel furbetto di Di Pietro, l’ala estrema della Cgil e il popolo degli arancioni, punti a fare il colpaccio: superare il 30 per cento dei consensi e conquistare Palazzo Chigi, dove potrebbe insediare uno come Ingroia, il pm comunista idolo dei manettari, uno che tratta tutti come mafiosi e che, come ha dichiarato pubblicamente, sostiene che la Costituzione possa essere scavalcata per raggiungere un fine superiore (il suo). Grillo è solo una Sirena, cedere al suo canto è andare incontro a morte certa. Stiamo alla larga da tutto ciò che piace a Di Pietro e De Magistris, due pm che hanno usato la giustizia, seminando distruzione, per entrare in politica. Se per tenerci le nostre libertà dobbiamo digerire l’onta della Minetti e cavolate simili, mi sembra un prezzo più che accettabile. Non so voi, noi da Grillo non ci faremo prendere per i fondelli.
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