PRO / Lo Stato protegga i giovani dal vizio del fumo

Lo Stato ha il dovere di proteggere i giovani dal vizio del fumo. Raggiunta la maggiore età e (si spera) una certa maturità, potranno decidere cosa fare della propria vita

Area per non fumatori
Area per non fumatori

Lungi dall'essere un crociato nella lotta contro le sigarette e contro i fumatori. Non mi sono mai piaciute le restrizioni alle libertà personali, come non mi è mai piaciuto lo Stato che si arroga il diritto di "accudire" i cittadini. In poche parole: fumare fa male, ma rientra nelle libertà di ciscuno di noi poter decidere se bruciarsi i polmoni oppure conservarseli finché non tira le cuoia per qualche altro malanno. Preservare la vita, d'altra parte, è un battaglia che l'uomo, per quanto si applichi ogni giorno, è destinato a perdere, sempre. Tuttavia, permettere ai giovanissimi di poter fumare è un rischio educativo che uno Stato non può predersi.

Personalmente ho assaggiato la mia prima sigaretta a quindici anni, in vacanza studio a Londra. Ero insieme a un amico che già fumava. A sua volta, il mio amico era stato "iniziato" qualche mese prima, al termine di un allenamento di calcio, da un suo compagno di squadra. Ho fumato per una decina d'anni. Quasi un pacchetto al giorno. Indimenticabile la prima, indispensabili le "dopo pasto", dolcissima l'ultima prima di andare a letto. Credo di averle amate tutte quante. Poi ho deciso di smettere perché faticavo nella corsa, perché non sentivo più i sapori, perché mi puzzavano i vestiti. Ma fino all'ultima sigaretta ho assaporato ogni signola boccata. Perché, diciamolo fuori dai denti, fumare è davvero un vizio piacevole. Tuttavia, fa male ed è giusto che lo Stato vieti ai minorenni di infilarsi in un tunnel da cui è difficile cavarsi fuori. Per questo mi sento di appoggiare la stretta introdotta dal ministro alla Salute Renato Balduzzi nel "decretone" che presenterà venerdì prossimo al Consiglio dei ministri. Al di là della multa, che da una parte disincentiva e dall'altra gonfia il famelico erario pubblico, è giusto porre un freno al vizio del fumo. Soprattutto, se in gioco l'educazione dei più giovani.

Così come lo Stato vieta ai minori di avvicinarsi agli alcolici, deve dire "no" alle sigarette.

Raggiunta la maggiore età, gabbie aperte: allora avranno, infatti, raggiunto (si spera) la necessaria maturità per decidere della propria vita, per valutare liberamente se e quanto fumare. Non solo. Sarebbe addirittura opportuno che, oltre a multare i tabaccai, venissero sanzionati anche i minori "pizzicati" ad acquistare un pacchetto di sigarette.

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