Pure la Cgil abbandona il Pd per abbracciare i 5 Stelle

Incontro tra Cgil e Cinque Stelle con la sindacalista capolista e il candidato presidente Bianchi

Pure la Cgil abbandona il Pd per abbracciare i 5 Stelle
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La Cgil molla il Pd e si schiera con il Movimento 5 Stelle. A partire dalle elezioni regonali nel Lazio. Dove ha candidato capolista la segretaria generale del sindacato rosso Tina Balì.

Non è bastato al Partito Democratico aver regalato un posto blindato in parlamento all'ex segretario generale Susanna Camusso, per garantirsi fedeltà dal sindacato rosso. Dopo il congresso di Bologna di sabato scorso, sulle note dell’inno dell’Unione Sovietica, stamattina, nonostate il tentativo di smentita del segretario regionale, si è svolto l’incontro tra la confederazione sindacale e la candidata presidente 5 stelle in Lazio Donatella Bianchi.

Hanno partecipato anche la vicepresidente vicaria M5S Paola Taverna, Stefano Fassina e la capolista della Lista Progressista, Tina Balì. Durante il confronto si è discusso dei vari problemi che affliggono la Regione Lazio,fanno sapere i grillini, dal lavoro povero e precario al caro energia, dall'emergenza lavoro per donne e Giovani fino dalle gravi lacune che toccano il sistema sanitario regionale. "È mia intenzione mantenere aperto un tavolo di confronto con il sindacato che ci permetta di proseguire il dialogo con i lavoratori e le lavoratrici laziali. Il nostro obiettivo è rispondere a tutte le emergenze sociali senza che nessuno resti indietro", ha commentato la Bianchi a margine dell'incontro.

Proprio stamattina la Bianchi ha raccontato che ha deciso di candidarsi “perché ho lavorato molto sul territorio, come Presidente del Parco delle 5 terre”, che però è in Liguria non in Lazio. Nella stessa intervista Bianchi, che non si dimette dalla Rai, ha detto che non ha ancora deciso se rimarrà in consiglio regionale se dovesse perdere la presidenza. Non proprio una bella presentazione, da parte dei 5 stelle, che poi predicano coerenza ed onestà.

Ma possono contare sul sostegno della Cgil.

La sindacalista è stata coinvolta da Stefano Fassina, che ha costruito una lista a sostegno dei grillini con Paolo Cento, Loredana De Petris e l'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio. Infatti il famoso cocomero, la lista nata dall’alleanza di Verdi e Sinistra Italiana per racimolare un seggio in parlamento per Soumahoro, Bonelli, Fratoianni e la Cucchi, si è già spaccato nel Lazio: i Verdi con il Pd e Sinistra Italiana con i 5 stelle. Insieme alla Cgil. Ovviamente a precedere questo’alleanza c’è stato l’incontro fra Landini e Conte, non sappiamo se con sottofondo dell’Urss.

Del resto in questi giorni la Cgil a Roma ha fortemente criticato la gestione dei rifiuti del sindaco dem Gualtieri. Ma nonostante questo il sindacato rosso da tempo in Lazio è schierato con Legambiente e i Cinque Stelle contro il termovalorizzatore.

Faranno prendere la tessera Cgil pure ai cinghiali.

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