Da rottamatore a rottamato? Matteo Renzi non la ritiene un'ipotesi così peregrina: "Non vorrei che a forza di parlare di rottamazione venga rottamato io", ha detto il sindaco di Firenze intervistato a Pesaro dalla direttrice di Rainews 24, che gli ha anche chiesto se si sente più Batman o Don Chisciotte. "Io preferisco Don Chisciotte anche se mi sarei stufato di perdere...", ha risposto.
Il primo cittadino chiede inoltre al partito una maggiore compattenza e concretezza: "Il Pd ha una responsabilità enorme che non è quella di mettersi a discutere di correnti e correntine ma di spiegare come fare per far riprendere il paese". E anche Enrico Letta deve fare la sua parte: "Questa storia che io sono contro di lui è una barzelletta perfetta. Se Letta fa bene - e io lo spero - l’Italia sta meglio. E io prima di essere sindaco e candidato, sono cittadino italiano e voglio che Letta faccia bene. Lo voglio vedere tutti i giorni a far contenti Brunetta e Schifani... ma l’importante è che faccia contenti gli italiani. Ha giocato una bella partita in Europa".
L'importante per i democratici, come Renzi ripete da mesi, è che si metta fine alla transizione e si torni a scegliere un segretario attraverso le primarie. "Io non vivo a Roma. Sto a Firenze e faccio il sindaco", ha detto, "Al segretario del mio partito non ho da dirgli niente. Lo ascolto volentieri ma non ho da dargli noia. Non voglio rompergli le scatole.
Lui ha un compito: di convocare il congresso a norma di statuto entro il 7 novembre". Solo allora deciderà cosa fare: "Se sono primarie aperte è un film, se sono solo per gli iscritti è un altro film", sottolinea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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