"Il Movimento 5 Stelle da solo non fa nulla". Intervistato dal Fatto Quotidiano, il nuovo segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, ridimensiona le parole di Beppe Grillo, che nel suo discorso di fine anno aveva attribuito ai suoi la responsabilità della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi.
Renzi mette l'accento sull'importanza del suo partito, ma è pronto a un'apertura nei confronti dei 5 Stelle, perché "sta nascendo un gruppo dirigente molto interessante" all'interno del Movimento.
Se da soli i grillini non possono fare nulla, il sindaco di Firenze sottolinea però la sua distanza dalla vecchia guardia democratica, che "li ha trattati come dei parvenu della politica". "Io - spiega Renzi - non la penso così". Anzi, dice che "molti di loro stanno imparando il mestiere".
Ciò che Renzi ha in mente è una convergenza su alcuni provvedimenti, concetto su cui i grillini si sono battuti a lungo: "La madre di tutte le battaglie è la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie locali".
L'ipotesi di accordo incontra però resistenze, tanto tra i Democratici quanto nelle fila dei 5 Stelle. Roberto Fico, deputato 5Stelle e presidente della Vigilanza Rai, ha definito le parole di Renzi "l'ennesimo proclama per ritagliarsi titoli sui giornali" e chiesto "proposte reali e concrete".
Renzi non disdegna poi una stoccata a Enrico Letta. Il governo difende la linea del rigore e il vincolo del 3 per cento imposto dall'Europa al rapporto tra deficit e Pil. L'idea del segretario Pd è però diversa: "Se c'è una leadership con una visione, non vedo problemi a superare il tetto del deficit".
In una newsletter pubblicata sul suo sito, il segretario Pd ha proposte alle forze politiche tre soluzioni differenti per una modifica della legge elettorale. Alle forze parlamentari Renzi chiede una sceltra tra il modello spagnolo, la legge Mattarella rivisitata e il doppio turno di coalizione dei sindaci.
Accanto alla riforma della legge elettorale, Renzi ha chiesto al Parlamento anche una riforma del titolo V e ribadito la necessità di superare il bicameralismo.
Nel Patto di coalizione il Pd chiederà "un capitolo Diritti Civili che comprenda le modifiche alla Bossi Fini, le unioni civili per persone dello stesso sesso, la legge sulla cooperazione internazionale, i provvedimenti per le famiglie e una disciplina più efficace delle adozioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.