"La posizione dell'Italia non è cambiata, siamo in linea di assoluta continuità con i governi che ci hanno preceduto. Dobbiamo fare del semestre italiano una grande occasione per l'Europa". Matteo Renzi non ha dubbi e, durante la sua conferenza stampa a Bruxelles, torna a ribadire che "il punto centrale sono le riforme". Sul rapporto con l'Unione Europa, il premier italiano precisa: "Nessuna conflittualità con vertici Ue, spendiamo più per interessi sul debito che non sull'istruzione. Noi non siamo in competizione, noi siamo una parte fondamentale dell'Europa. Non veniamo qui a prendere ordini, si chiama commissione ma non è commissione d'esame. Si tratta di presenza del Paese". E sui sorrisetti tra Barroso e Van Rompuy minimizza: "Ho letto dei sorrisi tra Barroso e Van Rompuy, ma ho trovato questa ricostruzione lontana dalla realtà. Il mio obiettivo, però, è far sorridere le famiglie italiane. Io ho dovere verso di loro, non verso l'Europa".
Sul tema della spending review, il presidente del Consiglio spiega: "Il lavoro di Cottarelli è un buon punto di partenza. Ma su alcune cose non sono d'accordo. Andare a chiedere soldi ai pensionati che guadagnano il giusto non me la sento. Gli 80 euro che daremo non li andremo a prendere ai pensionati e neanche ai disabili. Nella logica di Cottarelli si tratta di aggredire la fascia della falsa disabilità. Ci sono però settori in cui si può fare di più e meglio.
Possibile che abbiamo decine di migliaia di centri di acquisto in Italia? Confermo l'intervento sugli stipendi dei dirigenti pubblici. Quando Mauro Moretti vedrà la ratio degli interventi sarà d'accordo con me, perché ci sono tante sacche di spreco dentro alla pubblica amministrazione, e io non intendo rinunciare a questa battaglia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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