L'Unione Europea interviene sulla riforma del lavoro e sottolinea il valore positivo di quanto fatto finora dal governo, auspicando che lo slancio e l'iniziativa mostrati finora non si arenino prima dell'approvazione.
Secondo il commissario europeo al Lavoro Lazslo Andor, il Paese "dovrebbe varare la riforma del lavoro rivedendo alcuni aspetti della legge sulla protezione dell'impiego e il suo frammentato sistema di sussidi alla disoccupazione". Soprattutto varando un testo con "l'ambizione di affrontare le rigidità della protezione del lavoro".
Bruxelles non si limita a entrare nel merito delle questioni al centro della riforma, ma sottolinea come il Parlamento abbia "la responsabilità della rapida approvazione" di un testo efficace, "proporzionato alle sfide del mercato italiano".
Quello dell'Unione Europea suona come un incoraggiamento, per una riforma che "darà migliori prospettive al lavoro e alla crescita economica" del paese. Un testo che, si augurano da Bruxelles, sarà realizzato con l'apporto di tutti, motivo per il quale si auspica che "autorità italiane e parti sociali continuino a lavorare costruttivamente assieme per il miglior risultato possibile". Che i sindacati dunque non facciano ostruzionismo.
"Oggi, molti lavoratori, tanti giovani - ricorda l'Ue - sono senza occupazione o hanno un lavoro precario: questo riflette, tra l’altro, un sistema di protezione dualistico, con garanzie generose solo per i lavoratori a tempo indeterminato, attenzione insufficiente per le politiche di
riconciliazione, così come un sistema frammentato di sussidi di disoccupazione". E proprio questa per Bruxelles è una delle sfide principale che governo e parti sociali sono chiamati ad affrontare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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