Riforme, la bozza dei tecnici: parlamentari tagliati del 20% e maggiori poteri al premier

Nella bozza messa a punto dai tecnici il numero dei deputati è di 508, i senatori scende a 254. Potenziato il ruolo del premier: può nominare e revocare i ministri

Riforme, la bozza dei tecnici: parlamentari tagliati del 20% e maggiori poteri al premier

Dal rafforzamento della rappresentanza alla semplificazione delle procedure parlamentari, dall'agevolazione dei governi di legislatura alla valorizzazione degli interessi delle Regioni nel processo legislativo fino alla costruzione di "un forte governo in un forte parlamento". Sono questi gli indirizzi contenuti dalla bozza messa a punto dai tecnici delle riforme e anticipati dall'Ansa.

La normativa - voluta dal responsabile Riforme del Pd Luciano Violante, dal vicepresidente del Pdl a Palazzo Madama Gaetano Quagliariello, dal deputato centrista Ferdinando Adornato, dal finiano Italo Bocchino e dal parlamentare dell’Api Pino Pisicchio - si distingue in tre importanti blocchi di norme che i responsabili definiscono "coerenti tra loro". Ciascun punto risulta tuttavi essere in autonomia rispetto agli altri.

FORTE RAPPRESENTANZA

Nella bozza  si prevede una riduzione del numero dei parlamentari. Negli articoli 56 e 57 della Costituzione, che saranno completamente riscritti, si stabilisce che il numero dei deputati sarà di 508, di cui otto eletti nella circoscrizione Estero, mentre i senatori 254 di ncui quattro eletti all'Estero. Si stabilisce inoltreche potranno essere eletti a deputati tutti gli elettori che, nel giorno dell’elezione, avranno compiuto i 21 anni di età. Attualmente la Costituzione prevede il limite dei 25 anni. "La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni, fatto salvo il numero di quelli assegnati alla circoscrizione Estero - si legge nella bozza - si effettua dividendo il numero degli abitanti, quale risulta dall’ultimo censimento generale della popolazione, per 500 e distribuendo i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti". Per quanto riguarda invece Palazzo Madama, viene stabilito che nessuna regione potrà avere meno di cinque senatori (ora il numero minimo è di sette). Il Molise ne avrà due e la Valle d’Aosta uno, esattamente come ora. Cambiando l'articolo 58 potranno essere eletti senatori coloro che avranno compiuto 35 anni (Attualmente si dovevano attendere i 40 anni).

FORTE PARLAMENTO

La bozza di riforme prevede una semplificazione del procedimento legislativo con superamento del bicameralismo paritario e l’introduzione di elementi di federalismo istituzionale. Si parlerà, infatti, di "Bicameralismo eventuale" e non più obbligatorio e del potere di richiesta del voto a data fissa da parte del presidente del Consiglio. "Nel caso si accettasse la ripartizione delle competenze tra Camera e Senato sulla base dell’articolo 117 della Costituzione - si legge nella nota informativa preliminare alla bozza - la previsione presso il Senato della Commissione per il parere obbligatorio sui ddl relativi alle Regioni, introdurrebbe un elemento di federalismo".

FORTE GOVERNO

La bozza anticipata oggi dall'Ansa prevede poi il potenziamento del ruolo del presidente del Consiglio e consolidamento del governo. La fiducia è data al solo premier a maggioranza semplice. La sfiducia (solo costruttiva) dovrà essere data, invece, a maggioranza assoluta.

Il presidente del Consiglio può chiedere al presidente della Repubblica la nomina e la revoca dei ministri e può chiedere il voto a data fissa dei provvedimenti del Governo e ha la facoltà di chiedere al capo dello Stato lo scioglimento delle Camere. Si prevedono effetti semplificatori del voto di fiducia.

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