Il disastro delle alluvioni in Emilia-Romagna riapre la (mai sopita) battaglia politica tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte. Il leader di Italia Viva va pesantemente all'attacco nei confronti del capo del Movimento 5 Stelle a cui rinfaccia la chiusura delle due unità di missione volute dal governo Renzi messa in atto nell'estate del 2018, pochissime settimane dopo l'insediamento del Conte 1. "Provo rabbia per chi ha chiuso l'Unità di missione sul dissesto idrogeologico. - scrive oggi l'ex sindaco di Renzi sulla sua eNews - Ormai lo stanno riconoscendo tutti, dopo anni di silenzio: il lavoro che avevamo fatto insieme a Erasmo d'Angelis e Renzo Piano per impostare una strategia di prevenzione era un lavoro serio. Che è stato chiuso – prosegue Renzi – per motivi squallidi dal primo governo Conte". Poi, l'assalto finale a Giuseppi: "L'avvocato foggiano porterà sempre su di sé la responsabilità non solo delle truffe del reddito di cittadinanza o del Superbonus, ma anche, e direi soprattutto, di aver chiuso una unità di missione che funzionava".
Ecco cosa disse Renzi a Conte nel 2018
Per comprendere meglio a che cosa si riferisce Matteo Renzi bisogna necessariamente tornare indietro nel tempo, di cinque anni fa pressoché esatti. Siamo nel luglio 2018: il governo Conte è in carica da circa un mese e mezzo e, con un blitz notturno, cancella per decreto le due unità di missione ideate dall'esecutivo presieduto dall’esponente politico fiorentino: la struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche (ovvero 'Italia Sicura') e quella per la riqualificazione dell'edilizia scolastica. All'epoca Renzi, dai banchi del Senato, fece dunque un intervento sul tema. "Con questo Governo e con questo decreto si mette la parola fine all'Unità di Missione denominata Italia Sicura - affermò rivolgendosi all'allora ministro dell'Ambiente, Sergio Costa (5 Stelle) -. Vorrei semplicemente dire che noi non condividiamo questa scelta".
Ora il governo Meloni si è impegnato a riaprire quella struttura. Ma Renzi, allora, sottolineò poi in Aula il clima e di condivisione che ci fu durante l'intervento di Renzo Piano, architetto poi senatore a vita, che collaborò alla nascita dell’Unità e che tutte le forze politiche si erano spese nella promessa di mantenere quel progetto. "È un'occasione persa, innanzitutto per i nostri figli". Questo perché "certe scelte incidono e incideranno sul futuro delle nostre storie e delle nostre vite". Secondo il capo di Italia Viva, quindi, "sarebbe bastato scegliere un nome autorevole e il governo avrebbe potuto indicare un nuovo responsabile per l'unità di missione. Oggi quella che è stata la nostra prima scelta, ovvero quella di fare un'unità per la scuola e una per il rischio idrogeologico, diventa la vostra prima cosa che voi avete cancellato.
Mi auguro – concluse Renzi – dal profondo del cuore, con grande rispetto per i colleghi della maggioranza e con ancora maggiore rispetto per i nostri figli, che non sia nei prossimi mesi il vostro primo rimpianto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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