Gli uomini di cultura siciliana sono dibattuti tra delusione e soddisfazione. Lo scandalo edilizio della Scala dei turchi in territorio li lascia perplessi. Confusi. Disorientati. Appena due mesi fa avevano gioito per la demolizione, dopo 25 anni, degli ecomostri adiacenti la splendida parete rocciosa in marna bianca; adesso torna l'incubo di nuove 25 villette. Stavolta però non c'è nulla di abusivo. Chi ha costruito ha avuto tutti i permessi. Ma per gli uomini di cultura, la realizzazione di queste villette comunque uno sfregio al territorio agrigentino. In questo scenario, lo scrittore empedoclino Andrea Camilleri, ha incentrato diversi capitoli del suo Commissario Salvo Montalbano. «La demolizione degli ecomostri - ha detto - è stata la vittoria dello Stato, la vittoria di tutta la provincia agrigentina e del mondo intero. La Scala dei turchi è un patrimonio di tutti, un angolo splendido della Sicilia. Quegli ecomostri rappresentavano una vergogna. Anche i miei figli sono stati così contenti che dopo tantissimi anni, la scorsa estate, sono tornati a villeggiare proprio nella spiaggia adiacente la Scala dei turchi. È come essere tornati in paradiso». Un altro uomo di cultura, Gaetano Allotta, ex Intendente di Finanza e presidente della Lega Navale Italiana nonchè autore di una settantina di libri, molti dei quali proprio sul territorio agrigentino, è rimasto di sasso nell'apprendere questa nuova notizia. «Queste villette rappresentano un pugno nello stomaco - dice -. Quella zona è destinata a diventare patrimonio dell'Unesco, pertanto, doveva rimanere libera dal cemento. Ma noi agrigentini abbiamo cementificato da sempre il nostro territorio e, purtroppo, lo continuiamo a fare. Queste villette hanno ottenuto il parere positivo della Soprintendenza ai Beni Culturali.
Ma non sono sorpreso visto che la stessa ha rilasciato il nulla osta per la costruzione del rigassificatore a Porto Empedocle, distante in linea d'area appena tre chilometri dalla Valle dei templi e un chilometro dalla casa natale Pirandello. In questa terra, può succedere di tutto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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