Mentre Giorgia Meloni è a Lampedusa con Ursula von der Leyen e Matteo Salvini è a Pontida con Le Pen, il segretario del partito democratico Elly Schlein torna in Puglia, a distanza di una settimana, per il giro delle feste dell’unità dell’estate militante che è arrivata a settembre, mentre gli studenti sono gia tornati sui banchi di scuola.
Pur abbondantemente annunciata la presenza al suo fianco di Michele Emiliano, il governatore pm non si presenta a nessuna delle iniziative con il segretario. Che però ha portato a pranzo.
E così Schlein non dice una parola rispetto a ciò che i cittadini pugliesi volevano sentirsi dire, rispetto alle grandi piaghe tra malasanità, clientelismo, cassa integrazione, crollo persino del turismo, che i cittadini di questa terra occupata da 20 anni dal centrosinistra, devono affrontare. Schlein, che sul palco sia a Bari che a Taranto continua raccontare di voler difendere l’ambiente, non dice nulla neppure su una legge vergognosa approvata dalla giunta di Michele Emiliano, che nelle ultime settimane ha fatto rivoltare tutti gli ambientalisti d’Italia: l’utilizzo delle dune da parte dei privati.
Il segretario del Pd in Puglia non dice nulla neppure sul terzo mandato, su cui aveva giurato la fine di Enzo De Luca. Ma qui lo vogliono sia Emiliano che Decaro, e allora Schlein la butta sull’autonomia differenziata. Che critica, pur sapendo che proprio Emiliano se ne è fatto paladino ogni volta che gli è convenuto.
Schlein arriva in questa terra e attacca Raffaele Fitto, che è l’unico argine al sistema emilianista che imperversa. E apre alle liste civiche “per combattere la destra”. Chissà se l’hanno avvisata che è proprio a quella che attinge il governatore per distribuire e gestire il suo potere.
Schelin dice che la Puglia è esempio di buon governo, forse dimenticando che per il pd pugliese la Tap, che ci ha permesso di liberarci dalla dipendenza del gas di Putin, non ci sarebbe mai stata. E non conoscendo i dati sulla mobilita passiva sanitaria oer cui i pugliesi sono costretti ad andare in Lombardia per curarsi dato che a Taranto una data per poter fare una risonanza magnetica non riescono neppure ad averla fra tre anni, dato che l’asl locale chiude illegalmente le agende.
E quindi Schlein preferisce parlare di immigrazione, salario minimo, e antifascismo.
Dopo il pranzo privato con Emiliano, va a Taranto. Dove però il governatore, se pur annunciato, non si fa vedere.
E non si fanno vedere neppure i tre sindacati confederali, che ieri erano stati annunciati in locandina per un dibattito sul lavoro. Ma nessuno dei segretari di Cgil, Cisl e Uil si è presentato sul palco del partito democratico.
Ad accogliere Schlein il sindaco del Pd Rinaldo Melucci, che poche settimane fa ha fatto un’ennesima ordinanza per chiudere Ilva, ordinanza che pende al Tar dopo che il Consiglio di Stato ne ha gia annullata una sottolineando l’abuso di potere sindacale.
Sul palco i dirigenti locali del Pd chiamano ilva “il mostro” e Schlein applaude. Lei dice che un miliardo per decarbonizzare il siderurgico non basta, e accusa Fitto e il governo di aver tolto il miliardo del Pnrr per Ilva. Ma forse Schelin non sa che è stata la commissione europea a scrivere che quel miliardo non poteva andare ad Ilva, perché non prevede finanziamenti a impianti a gas. Fitto lo ha scritto nella relazione al parlamento, ma Elly Schlein, il leder di partito più assenteista in aula, evidentemente neppure le ha lette.
La risposta di Fratelli d'italia arriva a stretto giro: "Non potevamo certo aspettarci che il segretario nazionale del Pd, Schlein, si tenesse al riparo dalla 'menzognà che viene continuamente raccontata, in modo particolare in Puglia, sulla rimodulazione e sul coordinamento dei fondi del Pnrr e della Coesione che il Governo Meloni ha messo in atto per porre rimedio alle criticità ereditate dai Governi precedente. Non perché non ne sia al corrente, in quanto il ministro Fitto più volte ha relazionato in Parlamento, ma semplicemente perché non ci si può aspettare dal Pd un confronto leale e fondato su dati di fatto". Lo affermano i senatori e i deputati pugliesi di Fratelli d'Italia, a proposito delle dichiarazioni della segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein, oggi a Bari per partecipare a due tavole rotonde su Piano nazionale di ripresa e resilienza e su Autonomia differenziata. "L'onorevole Schlein sa benissimo - aggiungono - che nessun progetto è definanziato e che l'intervento di rimodulazione adottato dal Governo tende a portare a termine e a compimento tutti i progetti, finanziando quelli ultimabili e collaudabili entro il 30 giugno 2026 con i fondi PNRR e quelli ultimabili entro il 31 dicembre 2029 con i fondi della Coesione. Un'attività molto delicata, concordata con la Commissione Europea, che va nella direzione opposta a quella menzogna che nella volontà del Pd deve diventare verità solo perché portata avanti da Emiliano e Decaro ai quali si accoda senza pudore anche il loro segretario nazionale chiamato dagli stessi in soccorso". "Essere segretario deve significare carisma, autorevolezza e buon esempio anche per Emiliano e Decaro - proseguono - ai quali l'onorevole Schlein dovrebbe chiedere dei loro ritardi nelle progettazioni e nelle aggiudicazioni. Ritardi senza i quali non saremmo qui a disquisire. L'onorevole Schlein deve scegliere se essere dalla parte dell'efficienza amministrativa e della buona amministrazione oppure dalla parte del mercato delle vacche e delle menzogne di Emiliano e Decaro".
"Temiamo che l'onorevole Schlein in questo caso abbia operato una scelta sbagliata. Se ne ravveda", concludono i parlamentari dui Fratelli d'Italia.Schlein da Taranto va a Barletta per la festa di Sinistra Italiana con Fratoianni e Vendola.
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