Seggi chiusi in Sardegna: affluenza in aumento al 49%

Si sono chiusi alle 22 i seggi in Sardegna per l'elezione del governatore della Regione: la corsa è a due tra Truzzu, sostenuto dal centrodestra, e Todde, sostenuta dal campo largo di centrosinistra

Seggi chiusi in Sardegna: affluenza in aumento al 49%
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Affluenza (parziale) alle urne in Sardegna più alta rispetto alle ultime elezioni del 2019, con alcune circoscrizioni che hanno ampiamente superato i precedenti risultati. Alle 22, l'affluenza sull'isola è stata del 49% degli aventi diritto, inferiore rispetto a quella del 2019, quando fu del 53.7%, ma non ancora definitiva. Il dato consolidato dell'affluenza alle 19 è stato del 44.1%, in aumento rispetto a quello delle precedenti elezioni quando, alla stessa ora, aveva votato il 43.3% degli aventi diritto. In termini assoluti, le persone che all'ultimo check delle 19 hanno deposto le schede nelle urne sono state 637.851 su 1.447.753 elettori. Nella circoscrizione di Cagliari, nel penultimo rilevamento prima della chiusura, si è registrata un'affluenza di quasi tre punti inferiore a quella delle precedenti elezioni, con un totale del 4578% di aventi diritto che hanno espresso la propria preferenza rispetto al 48.16%.

Un dato in netta controtendenza rispetto a quanto è stato registrato nel nuorese, dove l'aflfuenza è stata del 47.9% rispetto al 43.36% del 2019. Anche a Oristano e Nuoro si è registrato un aumento percentuale dei votanti, mentre in Ogliatra e a Olbia-Tempio l'affluenza al penultimo rilevamento è stata pressoché identica. In generale, l'aumento dei votanti nei seggi della Sardegna è un buon segnale per una nuova stagione politica. Lo spoglio delle schede non comincerà prima di domani mattina alle 7: per tutta la notte i seggi verranno presidiati dalle forze dell'ordine.

Non sono mancati i contrattempi nei seggi dell'isola, come quanto accaduto a Oristano dove una donna di una certa età è stata sorpresa a fotografare la scheda elettorale all'interno dell'urna, nella sezione elettorale numero 34 della borgata marina di Torre Grande. Ad accorgersi di quanto stava accadendo all'interno del seggio sono stati gli addetti al voto, che hanno percepito il rumore dell'otturatore tipico di uno smartphone non silenziato quando scatta una foto.

A quel punto, il presidente del seggio ha chiesto alla donna di consegnare la scheda col voto per procedere all'annullamento, con conseguente identificazione della donna, che si è difesa dicendo di non essere a conoscenza del divieto di divulgazione del voto.

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