Sinistra allo sbando? Di Pietro in ginocchio dagli alleati di Vasto

Dopo la scossa elettorale, Di Pietro e Vendola in pressing su Bersani per dare un nuovo assetto al centrosinistra e resuscitare la foto di Vasto. Ce la faranno?

Sinistra allo sbando? Di Pietro in ginocchio dagli alleati di Vasto

Una Vasto bis. Il centrosinistra si prepara per il dopo ballottaggi. L'emorragia di voti ha colpito anche loro. E, mentre il Partito democratico si scontra sulle primarie per eleggere il futuro candidato premier, il leader Idv Antonio Di Pietro prova a ricompattare la coalizioni per stroncare sul nascere eventuali simpatie coi centristi. E così l'ex pm di Mani Pulite lancia un appello ai suoi alleati invitando alla prossima assemblea dell’Idv a Vasto "chiunque voglia fare un governo politico che si occupi dell’Italia per cinque anni".

Come sempre non si parla di programmi. L'importante è risaldare la coalizione di centrosinistra. I nomi sono nuovi, ma la salsa è la stessa che condiva l'ultimo governo Prodi. Il Partito democratico con le sue divisioni interne, la sinistra radicale di Nichi Vendola e i giustizialisti dell'Italia dei Valori. Si attrezzano contro l'avanzata dei grillini che, alle prossime politiche, punta lo sbarco al Parlamento. Il centrosinistra teme il tracollo: paga il sostegno di Pier Luigi Bersani al governo Monti e le inchieste che, negli ultimi mesi, hanno scosso il Pd e sconta l'indecisione degli stessi democratici divisi tra chi cerca un'alleanza con i centristi di Pier Ferdinando Casini e chi, invece, preferisce risaldare i rapporti col Sel e con l'Idv. Proprio per questo Di pietro vuole metterli alle strette, farli uscire allo scoperto, obbligarli a una scelta definitiva. Quello a cui pensa Di Pietro è un governo "politico, che abbia ben chiaro cosa vuole fare rispetto ai temi fondamentali".

Già ieri sera, rispondendo ai cronisti a Palermo sulle alleanze per le politiche, il leader dell'Italia dei Valori aveva spiegato che subito dopo le amministrative bisogna "mettere in piedi la coalizione riformista sul modello francese per governare il Paese". "Ne ho già parlato con Vendola, per noi questa alleanza è la foto di Vasto - aveva incalzato Di Pietro - vogliamo farlo insieme al Pd, se questo si decide a fare le scelte". Vendola, appunto. Secondo il governatore della Puglia, è  finito il tempo in cui si poteva aspettare Godot, ovvero i centristi, adesso il "centrosinistra deve dare un segno forte di esistenza" e "mettersi in gioco". Proprio come Di Piertro anche Vendola sollecita l’avvio di un "cantiere di centrosinistra" precisando, però, che i tre di Vasto non sono sufficienti. Il leader del Sel vuole far fuori la possibilità di aprire al Terzo Polo per "mettere insieme tutte le culture critiche che ambiscono ad essere un’alternativa di governo".

Da qui l'idea di imbarcare Rifondazione comunista e le frange della sinistra radicale fatte fuori da Walter Veltroni alle politiche del 2008. Adesso la palla passa a Bersani che, tra tutti i leader del centrosinistra, è sicuramente quello che è uscito peggio dalle urne delle amministrative.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica