Spunta l'ipotesi Imu Bis Il Pdl: "I nostri sindaci non applichino la tassa"

L'incubo Imu si fa in due: una per lo Stato e una per i comuni. Nel dl Semplificazioni la tassa di scopo che servirà a finanziare le opere pubbliche, dai restauri al trasporto locale. Ma il governo smentisce. IMU Calcola la tua rata

Spunta l'ipotesi Imu Bis Il Pdl: "I nostri sindaci non applichino la tassa"

Il decreto semplificazioni fiscali nasconde una sorpresa. Scoperta da Repubblica. Per nulla piacevole. Una Imu-bis, una tassa di scopo a disposizione dei sindaci, che servirà a finanziare le opere pubbliche comunali e che si aggiunge alla prima Imu.

Una tassa dall'iter complicato. Nata con il governo Prodi, nell'ambito della Finanziaria del 2007 e poi ampliata dall'esecutivo Berlusconi. Infine quasi abbandonata. Comunque utilizzata in pochissimi casi. Poi finita nel decreto sul Federalismo fiscale dell'anno scorso. Allora, in ogni caso, non la tassa di scopo non si aggiungeva all'Ici, dato che l'imposta sugli immobili non si applicava alla prima casa. Ora la "Imu-bis" torna invece alla ribalta. Con nuove regole.

Il decreto Semplifica-Italia prende l'imposta e la rende più appetibile: aumentando il tempo di applicazione, dai 5 anni iniziali fino a 10, destinandola al finanziamento del 100% delle opere pubbliche, non più semplicemente al 30%. Estendo l'imposta anche alle prime case. 

L'Imu-bis funziona come la "sorella maggiore". Ha la stessa base imponibile, si calcola sulla rendita catastale, innalzata del 60% dal decreto Salva-Italia, prevede l'applicazione su tutti gli immobili e un'aliquota non superiore al 5 per mille. Servirà a finanziare restauri e conservazione dei monumenti e dei siti di importanza storica, ma anche per il potenziamento del trasporto pubblico a livello locale o per la manutenzione di arredi urmani e musei cittadini.

A scegliere la destinazione dei fondi saranno i sindaci, che sceglieranno anche aliquota e tempi di imposizione. Se a due anni dall'inizio del progetto all'opera non sarà ancora stato dato il via, l'imposta dovrà essere restituita.

Secondo Confedilizia, che lancia l'allarme, la tassa verrà scelta da un numero crescente di comuni, gravando ulteriormente sui proprietari di abitazioni.

Fonti governative smentiscono l'esistenza di una tassa bis e sottolineano: si tratta di una tassa di scopo già esistente, un'opzione disposta dal precedente governo. Oggetto di modifiche soltanto il riferimento normativo, prima all'Ici, ora all'Imu. Lo stesso Mario Monti precisa che una tassa simile "non è nella mente del governo".

L'idea non piace ad Angelino Alfano

secondo cui "l'Imu bis è un’imposta che è facoltà dei sindaci di applicare e noi faremo un invito formale a tutti i sindaci del Pdl a non applicarlo, perchè riteniamo questo provvedimento un’ulteriore vessazione sulla casa".

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