«Il sostegno di Marina Berlusconi ci incoraggia e ci spinge a lavorare intensamente nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per realizzare i progetti portati avanti da suo padre». Antonio Tajani, coordinatore nazionale, smorza polemiche e retroscena sulla salute di Forza Italia e ringrazia pubblicamente (con una dichiarazione al Tg1) per il sostegno che il partito ha ricevuto e continua a ricevere dalla famiglia del leader azzurro.
«Concluderemo la riforma della giustizia - aggiunge il vicepremier e ministro degli Esteri -, quella della burocrazia, realizzeremo le grandi infrastrutture e ridurremo la pressione fiscale».
Da giorni il coordinatore nazionale azzurro va ripetendo che il sostegno al governo resta lo stesso di prima e che l’opera di riorganizzazione del partito va avanti come l’ha intesa Berlsconi nei suoi ultimi interventi: ovvero con la piena partecipazione di tutti.
Confermata poi la road map con la quale Forza Italia si avvicina al voto per le europee del giugno prossimo. Per giovedì è convocato l’ufficio di presidenza. Sul tavolo la calendarizzazione del Consiglio nazionale che dovrebbe indicare il successore pro tempore di Berlusconi. Almeno fino al congresso nazionale dal quale uscirà il nuovo presidente azzurro.
Da qui ad allora il partito va gestito in maniera collegiale, questa è la linea stabilita, per sfruttare tutte le sensibilità senza personalismi fuori misura. E certamente «senza correnti», aggiunge lo stesso Tajani intervistato dal Corriere della Sera. D’altronde l’idea era già resa in maniera plastica dalla prima conferenza stampa del dopo Berlusconi con il coordinatore nazionale affiancato dai due capigruppo di Camera e Senato (Barelli e Ronzulli) e dal capo delegazione azzurra a Strasburgo, Fulvio Martusciello.
«Sono sempre stato contrario alle correnti - spiega Tajani nell’intervista -, non credo ai personalismi ma alle persone e sono sicuro che tutti avranno qualcosa di importante da fare. Tutti, è la mia intenzione, saranno coinvolti, il movimento deve essere unito. Non partiamo da zero: siamo tutti sostenitori di questo governo».
Queste parole e gli stessi sondaggi degli ultimi giorni sgombrano il campo da alcune preoccupazioni avanzate da esponenti di spicco del partito riguardo la tenuta del partito anche di fronte alle prossime sfide elettorali. Coinvolgere tutti è stata una delle ultime esortazioni di Berlusconi quando all’inizio dell’anno si è deciso per alcuni avvicendamenti nella catena di comando del partito.
Mantenere lo status quo, quindi, adesso, equivale a rispettare la volontà del leader azzurro. Intanto sono già previste alcune iniziative. A partire dalla campagna per il tesseramento del 24 e 25 giugno, e due kermesse, una del movimento giovanile a Gaeta e l’altra a Paestum a settembre.
Sui giornali si è già disegnata la sagoma di un «direttorio» nel quale verrebbero coinvolti oltre ai capigruppo anche i vicecoordinatori nazionali (Anna Maria Bernini e Alessandro Cattaneo). Anche su questo punto Tajani è netto: «C’è soltanto da rispettare lo statuto approvato dallo stesso Berlusconi». Le risposte su come muoversi, fa capire, sono tutte lì. «Continuiamo a lavorare seguendo quella direttiva».
E intanto per il seggio del Senato nel collegio uninominale di Monza, lasciato vacante con la scomparsa
del leader azzurro, si susseguono le voci di un impegno diretto della famiglia. Si sonda la disponibilità di Paolo Berlusconi e di altri familiari. Così come dell’amministratore delegato del Monza calcio, Adriano Galliani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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