Chi è il sindaco dem che ha sgomberato 8 famiglie rom

Il primo cittadino Stefano Lo Russo ha messo la parola fine al problema che attanagliava Mirafiori Nord. E ammonisce i suoi: “Non lasciamo la legalità nelle mani della destra”

Chi è il sindaco dem che ha sgomberato 8 famiglie rom

A Torino lo scorso venerdì un’operazione di polizia municipale, polizia di stato e carabinieri ha portato allo sgombero di alcuni alloggi occupati abusivamente da tre anni nelle case popolari di via Scarsellini, in zona Mirafiori Nord. Coinvolte otto famiglie rom, con trenta figli. L’azione è stata plaudita dal centrodestra, ma non sono mancate le critiche al sindaco Stefano Lo Russo."Io sto dalla parte della legalità coniugata con l’umanità. Non possiamo, come centrosinistra, pensare che questo terreno sia appannaggio della destra", le parole del primo cittadino Pd ai microfoni del Corriere della Sera: "Lo dico perché in casi come questo a pagare gli effetti sono soprattutto i più deboli. Come gli abitanti di quel quartiere, che da tre anni erano costretti a subire violenze e soprusi, ampiamente documentati e denunciati".

Lo Russo promuove lo sgombero dei rom

Le operazioni di sgombero sono state complicate e non sono mancate le minacce da parte dai rom. “Devono bruciare”, il veleno degli stranieri nei confronti delle forze dell’ordine impegnate nell’azione. Un sospiro di sollievo, invece, per i residenti regolari che negli ultimi mesi avevano effettuato parecchie segnalazioni di atti vandalici nelle palazzine. Tra il danneggiamento dei citofoni esterni e l’imbrattamento delle porte della palazzina, gli inquilini hanno puntato il dito contro gli abusivi.

Discorso diverso per i bimbi rom, i primi a non potersi difendere: per questo Lo Russo ha posto l’accento sul dovere di tutelarli. "Per mesi i servizi sociali della città hanno lavorato a trovare una soluzione: a queste famiglie è stata offerta ripetutamente una sistemazione alternativa, nella legalità, ma alcune hanno sempre rifiutato. In quelle case popolari la situazione era ormai tale da mettere a rischio la tenuta sociale dell’intero quartiere. E questo non possiamo permetterlo", ha rivelato il sindaco piddino:"Se non si interviene in casi come questo, non solo si legittima la prepotenza di chi occupa abusivamente e minaccia gli altri ma soprattutto si alimenta l’intolleranza di cui si nutre certa politica".

Complice la crisi economica, l’emergenza abitativa si fa sentire di più. Dodici mesi fa il Comune di Torino e la Prefettura hanno messo nero su bianco un protocollo per sgomberare 220 alloggi pubblici occupati.

In questo contesto, non si può prescindere dal rispetto delle regole “restituendo gli alloggi popolari alle tante famiglie in lista di attesa”: “La sfida è coniugare appunto la legalità con l’umanità, ed è quello che stiamo facendo”.

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