Todde, il M5S esulta per la Corte dei Conti. Ma la decadenza resta

Il collegio della Corte dei Conti ha deliberato che le spese sostenute del M5S per le ultime Regionali in Sardegna sono regolari, ma questo non annulla la decadenza della presidente Todde

Todde, il M5S esulta per la Corte dei Conti. Ma la decadenza resta
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Il collegio della Corte dei Conti ha deliberato che le spese sostenute dal Comitato elettorale dei Cinquestelle per le ultime Regionali in Sardegna, vinte dalla contiana Alessandra Todde, sono regolari.

Il senatore Ettore Licheri, proprio colui che aveva depositato il rendiconto del M5S sardo, ora esulta perché la Corte dei Conti “ha sancito la verità e riconosciuto la serietà del lavoro svolto dal M5S e dal comitato elettorale di cui facevo parte”. Licheri ha, poi, aggiunto: “Come sempre, il tempo è galantuomo e i fatti emergono sempre”. Il senatore sardo si è poi rivolto “a quella parte politica che pur di provare a grattare briciole di consenso è pronta a speculare senza remore” a cui ha ricordato che “siamo tutti al servizio delle istituzioni e degli italiani”. Licheri si è augurato che “questo atto della Corte dei Conti possa essere preso come riferimento per i prossimi passi in ambito giudiziario".

Il M5S canta vittoria, ma non tutto ciò che luccica è oro perché questa delibera non annulla in alcun modo la decadenza stabilita dal collegio regionale di garanzia elettorale della corte d'appello di Cagliari. Il presidente Alessandra Todde ha, infatti, presentato ricorso al tribunale ordinario contro la sua decadenza e il prossimo 20 marzo ci sarà la prima udienza. I giudici della corte d'appello di Cagliari contestano alla Todde, fra le altre cose, la mancanza di un mandatario elettorale e l'assenza di un conto corrente dedicato in cui far confluire i finanziamenti per le spese elettorali. Ed è proprio questo che mette in evidenza il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Mura per smorzare i facili entusiasmi dei pentastellati sardi: “La Corte dei Conti non ha certo cancellato il pasticcio creato dalla Presidente Todde sulla rendicontazione, come segnalato dal Collegio regionale di garanzia elettorale. Nulla cambia rispetto alle criticità già evidenziate: l’assenza di un mandatario, la mancanza di un conto dedicato su cui far confluire spese e entrate e le anomalie amministrative che restano sul tavolo”. Insomma, secondo Mura, “i grillini confondono fischi per fiaschi”. L’esponente meloniano critica, poi, duramente il collega Alfonso Colucci che, intervenendo sulla vicenda, ha attaccato Fratelli d’Italia dimenticandosi forse “un piccolo dettaglio”, ossia che “il pronunciamento iniziale non viene da FdI ma da un organo istituzionale terzo”. Ma non solo. "Ancor più curiosa è l’amnesia sulla composizione del comitato elettorale di Todde: Colucci cita se stesso, Licheri e Fenu, ma dimentica un nome non proprio secondario e cioè quello di Giuseppe Conte. Strano lapsus per chi oggi si erge a paladino della trasparenza”, attacca Mura, sempre più convinto che “Il Movimento 5 Stelle, con la sua solita comunicazione compulsiva, non fa altro che avvelenare i pozzi”.

Mura invita i pentastellati “ad abbassare i toni e a lasciar lavorare la magistratura, che sta esaminando il ricorso” e a concentrarsi piuttosto sul governo della Sardegna dato che non è stato ancora approvato il bilancio e l’esercizio provvisorio rischia di trascinarsi fino ad aprile.

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