Ultimatum Pdl e Pd "Servono subito risposte o salta intesa sul lavoro"

Pressing dei partiti di maggioranza sul ministro del Lavoro su esodati, flessibilità in entrata e ammortizzatori sociali. Ma Berlusconi promette lealtà

Ultimatum Pdl e Pd "Servono subito risposte o salta intesa sul lavoro"

Riforma del lavoro in stallo: dopo la bufera che ha investito Elsa Fornero sulle cifre degli esodati, Pdl e Pd minacciano di non votare il testo del ddl se il governo non dà risposte certe sui "temi caldi". Oltre a quello dei lavoratori che si trovano senza requisiti per andare in pensione, infatti, restano i nodi della flessibilità in entrata e degli ammortizzatori sociali.

Così, se da una parte Monti vorrebbe accelerare su una riforma in ballo ormai da mesi, i gruppi parlamentari che sostengono l'esecutivo si riuniscono separatamente anche stasera per valutare il da farsi. Intanto la Fornero cerca di far quadrare i conti. Ai 65mila esodati già "salvaguardati" dal decreto, ne aggiunge altri 55mila.Eppure a Pdl e Pd questo non basta. Il Popolo delle libertà è stato chiaro: vuole che il governo prenda degli impegni concreti, scritti nero su bianco, prima di assicurargli il sostegno. Dal canto suo i democratici non si accontentano delle promesse, ma chiedono un provvedimento immediato.

Silvio Berlusconi, però, ha promesso lealtà al governo: "Ci è stato chiesto da Monti di approvare la riforma del lavoro e abbiamo deciso di sostenere Monti nella sua richiesta di arrivare a Bruxelles con la riforma approvata, anche se ci sono molti punti che non ci convincono".

Entro stasera, in ogni caso, il governo dovrà dare una risposta. A rischio c'è l'intesa di massima raggiunta ieri nella riunione dei capigruppo di maggioranza con il ministro del Lavoro e il via libera alla riforma del lavoro prima del Consiglio Ue del 28 giugno.

Questa mattina, mentre il ministro del Welfare riferiva alla Camera, la Lega l'ha contestata a suo modo. Non appena la Fornero ha preso la parola, sui banchi del Carroccio è apparso uno striscione con scritto "Esodiamo la Fornero". Poi i deputati hanno abbandonato l'Aula in segno di protesta.

"Non intendiamo più ascoltare futili scuse da un ministro che non solo ha causato il problema degli esodati, ma lo ha colpevolmente minimizzato prevedendo forme successive di tutela solo per una piccolissima parte di essi", ha spiegato il capogruppo Giampaolo Dozzo.

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