Un'indagine del Censis svela: Roma capitale dei single

Cresce il numero delle persone che vivono sole e aumentano i nuclei familiari composti da un solo genitore

Naufragano i matrimoni, lievitano le separazioni, scoppiano le coppie e ogni giorno che passa cresce il numero delle donne si ritrovano a vivere sole. È questa la nuova immagine della capitale che viene fuori dalla ricerca del Censis sui «Modi di vivere a Roma, tra centro e periferia». L'indagine svela che oggi il 44 per cento dei nuclei familiari è formato da un solo elemento: si tratta di 596 mila persone (nel 2020 potrebbero essere 744 mila) e per il 58,4 per cento sono rappresentanti del gentil sesso. La scelta di vivere da soli è trasversale al territorio cittadino, alle classi d'età e ai ceti sociali ma le zone di Roma dove si concentrano i solitari sono i municipi I, III, II, XVIII e IX.

I single, però, tendono a creare attorno a loro una rete di rapporti che va dai genitori (il 46,4 per cento ne ha almeno uno che vive a un massimo di mezz'ora a piedi), ai parenti stretti e agli amici e il 66 per cento dei giovani single usa il social network anche per creare rapporti «de visu» grazie all'organizzazione di eventi e di momenti di incontro. Ma chi vive da solo ha anche dei disagi: 67 mila single hanno un reddito basso, 36 mila non sono autosufficienti, 15 mila sono disoccupati di lungo periodo e 10 mila 400 sono giovani che non studiano e non lavorano.

Questa fotografia della realtà romana, però, evidenzia che le famiglie con figli sono aumentate di 50 mila nuclei dal 2001. Purtroppo questa crescita è legata all'aumento dell'84,4 per cento delle famiglie con un solo genitore, in maggioranza si tratta di madri single o divorziate. Sono diminuite, invece, e di 53 mila unità le coppie con figli. La ricerca ha anche permesso di scoprire che ci sono municipi dove si è registrato un vero e proprio boom di nascite: l'VIII, il XIII e il IV con una prevalenza dei maschi sulle femmine e di neomamme di età compresa tra 25 e 34 anni.

Per quello che riguarda i beni materiali emerge che oltre il 50 delle famiglie con figli ha almeno due auto mentre il 45 per cento ne ha solo una. Ma ci sono criticità rilevanti che questi nuclei devono affrontare: spese per colf, babysitter o badanti, costi legati alla salute (79,6%), attività sportive a pagamento (62%), lezioni private e ludoteche o centri simili. Il Censis rivela infine che per moltissime famiglie è difficile conciliare lavoro e famiglia: nel 59,6 per cento dei casi almeno uno dei genitori ha dichiarato di dover fare gli straordinari e di sentirsi troppo stanco per giocare con i figli.

Colpevole di questa situazione il fatto che nel 24,2 per cento dei casi uno dei genitori lavora di notte e nel 35,3 per cento impiega più di un'ora per gli spostamenti di lavoro. Nonostante ciò il 15 per cento dei capofamiglia ha dichiarato che nei prossimi 5 anni vorrebbe acquistare una casa per un figlio e un terzo dei genitori giura che vorrebbe mettere al mondo un altro figlio.

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