Uomini nudi, bivacchi, prostituzione: la vergogna nel parco delle famiglie di Roma

Uomini nudi che si lavano nelle fontanelle, donne che si vendono e degrado dilagante: nel quartiere di Boccea i residenti sono stanchi di non poter fruire del verde per colpa del degrado

Uomini nudi, bivacchi, prostituzione: la vergogna nel parco delle famiglie di Roma
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Roma come Milano, e non è un complimento. Il degrado nel quale versano le due principali città del nostro Paese, la Capitale politica e quella economica, è un tasto dolente per l'Italia. L'insicurezza è sovrana nelle città italiane, i turisti arrivano con la consapevolezza di ritrovarsi in città dove possono essere borseggiati e rapinati in qualunque momento, e non è certo un bel biglietto da visito per il nostro Paese. Se a questo si aggiunge che Roma e Milano sono i principali snodi ferroviari del Paese e che qui si trovano i più grandi aeroporti italiani, e che nella Capitale arrivano ogni giorno frotte di turisti che vorrebbero visitare e conoscere la sua storia e il suo passato, si capisce bene quale possa essere il danno arrecato all'immagine dell'Italia dalle amministrazioni non all'altezza del loro ruolo.

L'ultima segnalazione arriva da Roma, precisamente dalla zona Boccea, non un'area centrale della Capitale ma comunque una zona densamente abitata, dove i cittadini vorrebbero trascorrere serenamente le loro giornate. Qui, nel Parco del Pineto, da anni insistono accampamenti abusivi di stranieri senza fissa dimora e sbandati, che influiscono inevitabilmente sul degrado degrado della zona che, inevitabilmente, mina la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini. Al di là dell'aspetto economico, perché è innegabile che tutto questo incida sul deprezzamento degli immobili di zona, un genitore non è più libero di portare i figli al parco, i residenti non possono fruire regolarmente del verde, perché rischiano di imbattersi, per esempio, in uomini completamente nudi che si dedicano alla propria igiene personale nelle fontanelle.

"Abbiamo effettuato un sopralluogo sul posto e abbiamo documentato la presenza di insediamenti abusivi, bivacchi e, cosa ancor più inquietante, la presenza di un individuo completamente nudo che si lavava in una fontanella in pieno giorno, noncurante della presenza a pochi passi di bambini e famiglie", ha dichiarato in una nota Daniele Giannini, dirigente regionale Lega e già presidente del Municipio Aurelio-Boccea.

A nulla sono servite le segnalazioni fatte negli anni: "È inaccettabile che il Parco del Pineto sia diventato alla luce del sole teatro di attività come lo spaccio, la prostituzione e comportamenti disturbanti che generano timore e disagio tra i cittadini".

Servirebbe intervenire con fermezza e decisione su questi fenomeni per riportare civiltà, decoro e sicurezza laddove sembra siano così lontani. Ma, conclude amaramente Giannini, "dopo anni di territori a guida Cinque stelle e Pd, sono ormai un lontano ricordo".

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