Vattimo ci riprova: "Bisogna cambiare la regola. Non sono un riciclato."

Il filosofo torna a proporsi per le Europee. "I grillini sono troppo rigidi"

Vattimo ci riprova: "Bisogna cambiare la regola. Non sono un riciclato."

Gianni e Beppe non smettono di bisticciare: un nuovo capitolo si aggiunge al botta e risposta degli ultimi giorni, con un nuovo articolo del filosofo torinese su Il Fatto Quotidiano. Vattimo non molla, e torna a chiedere a gran voce la candidatura alle Europee con i pentastellati. Non solo: chiede pubblicamente una revisione della regola dei due mandati, e ribadisce secco "non sono un riciclato". Beppe Grillo "tiene sotto il materasso un patrimonio elettorale un patrimonio elettorale che non usa per paura di perderlo", prosegue Vattimo, che non sembra rassegnarsi alla chiusura dei Cinque Stelle e pone l'accento sui temi comuni, come opposizione totale alla Tav, lotta alle politiche di austerity e taglio delle spese per la difesa.
Dopo che quattro giorni fa Grillo aveva liquidato con due righe sul suo blog, addirittura in un post scriptum, l'autocandidatura di Vattimo, il filosofo settantottenne aveva replicato appellandosi al popolo della rete, e chiedendo un di referendum tra gli iscritti sull'ammissibilità della propria candidatura. Oggi il nuovo intervento su Il Fatto lamenta l'eccessiva rigità dei grillini, un' "autolimitazione insensata" che puzzerebbe di razzismo verso la politica in toto.

Leggendo i commenti all'ultimo intervento dell'intellettuale piemontese non sembrerebbe però che il tanto invocato popolo del Web sia così bendisposto ad accogliere l'ennesima richiesta di Vattimo: "Vattimo vattene", "M5S non ha bisogno di lei", "trombone", ma anche qualche sparuta critica alla regola dei due mandati. Grillo non ha ancora replicato ulteriormente, ma pare che Vattimo non abbia alcuna intenzione di desistere. Almeno per il momento.

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