Nonostante la "non vittoria", Nichi Vendola ha qualcosa di cui rallegrarsi: la tanto temuta alleanza con Monti è inutile. Certo, visti i numeri, con qualcuno il centrosinistra dovrà pur accordarsi, se vuole formare un governo stabile. Per il leader di Sel, un governissimo con il Pdl sarebbe "una risposta insultante: la politica non può rispondere barricandosi nel Palazzo e nei suoi
riti". Molto meglio collaborare con il MoVimento 5 Stelle, quindi, per poter "rivoltare il Paese come un calzino".
"In queste ore sarebbe sbagliato continuare a fare campagna elettorale", ha detto il governatore della Puglia spronando i suoi, "Dobbiamo renderci conto tutti della gravità della situazione: l’Italia è osservato speciale del resto del mondo, con una lacerante crisi sociale". E aggiunge: "C'è una domanda di cambiamento travolgente: o la politica sarà in grado di ascoltare l’urlo di dolore che viene dal Paese o sarà travolta".
Il M5S, insomma, "non è un fantasma per il quale ricorrere all’esorcista". Anzi, per Vendola "abbiamo il dovere morale e politico di interloquire con Grillo". Motivo per cui il prossimo presidente del Consiglio deve presentarsi in Parlamento "con un programma che in 100 giorni faccia subito annusare l’odore del cambiamento: conflitto di interessi, lotta alla corruzione, un provvedimento sociale forte contro la povertà. Un governo che dà risposte in direzione del’agenda dei grillini". Tutto pur di contrastare "il populismo di destra di Berlusconi".
Dal canto suo Pier Luigi Bersani non vuole "discorsi a tavolino sulle alleanze" e chiede ai grillini più concretezza: "Il Movimento 5 Stelle fin qui ha detto tutti a casa. Adesso ci sono anche loro e o vanno a casa anche loro o dicono cosa vogliono fare per il loro Paese". Eppure ai grillini potrebbe toccare anche la presidenza della Camera: "Noi siamo favorevoli alla corresponsabilità per i livelli istituzionali. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito.
Secondo i grandi modelli democratici, ciascuno si prenda le sue responsabilità", ha detto Bersani. In ogni caso il segretario Pd aspetta "l’insediamento del Parlamento: dopo ci saranno possibilità istituzionali per parlarsi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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