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"La vera solidarietà è fermare gli sbarchi". La lezione di Meloni a Schlein

Il presidente del Consiglio smonta pezzo per pezzo la narrazione della segretaria dem: "Contribuire ad arricchire chi organizza la tratta degli esseri umani non ha nulla a che fare con le parole solidarietà e umanità"

"La vera solidarietà è fermare gli sbarchi". La lezione di Meloni a Schlein

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"La vera solidarietà è fermare gli sbarchi". La lezione di Meloni a Schlein

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Elly Schlein è arrivata al punto di inventarsi un “reato” per ribadire la disponibilità del Partito Democratico a riempire l’Italia di migranti, ma la sua filippica si è rivelata un clamoroso autogol. Il nuovo appello all’accoglienza indiscriminata è stato smontato pezzo per pezzo, parola per parola da Giorgia Meloni: il presidente del Consiglio non ha “lasciato correre”, stroncando senza mezzi termini la solita narrazione della sinistra sul dossier immigrazione. L'indirizzo è chiaro: la vera solidarietà è fermare gli sbarchi.

La lezione di Meloni a Schlein

In costante difficoltà nonostante la tanto decantata estate militante, la Schlein ha attaccato il governo puntando il dito contro il decreto Cutro. In base alla legge, Open Arms e Sea-Eye hanno ricevuto una sanzione economica ed è stato disposto il fermo amministrativo. Il j’accuse della segretaria dem è la solita cantilena: "Ricevere una multa e un fermo amministrativo per aver salvato più vite umane di quelle ‘autorizzate’: il decreto del governo Meloni costituisce il reato di solidarietà". Nel mezzo, accuse di crudeltà e di voler rendere più difficile salvare vite umane. Un tentativo per guadagnare qualche zero virgola nei sondaggi, oppure per ricordare al mondo Pd che la sua segreteria non si occupa solo del mondo arcobaleno. L’unico risultato? Una lezione da Meloni.

"Reato di solidarietà? Facciamo applicare leggi e principi che esistono da sempre in ogni Stato: non è consentito agevolare l’immigrazione illegale e favorire, direttamente o indirettamente, la tratta di esseri umani”, le parole del premier in un commento al post pubblicato su Facebook dalla politica di Lugano: “Solidarietà è fermare i viaggi della speranza e le morti in mare. Perché contribuire ad arricchire chi organizza la tratta degli esseri umani non ha nulla a che fare con le parole solidarietà e umanità".

Insomma, l'attacco strumentale firmato Schlein non ha avuto successo, anzi. L’intervento del premier ha messo in evidenza tutti i limiti di una presa di posizione necessaria, la cosiddetta critica a prescindere. Ma già prima della replica del presidente del Consiglio, molti utenti si sono posti una domanda: ma la sinistra conosce la legge? Considerando le sortite della segretaria Pd, la risposta è no. E non c’è da stupirsi dell’atteggiamento delle Ong, fomentate da certi partiti e sempre più impegnate a trasgredire le regole, per poi lamentarsi delle sanzioni previste dalla legge.

Incoerenza allo stato puro, ma non è più una sorpresa.

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