Il Pd voterà scheda bianca all’elezione di domani di un nuovo vicepresidente della Camera (scranno lasciato vacante da Maurizio Lupi, nel frattempo divenuto ministro). Per la carica è in lizza Daniela Santanchè, del Pdl. La scelta dei democratici, dunque, potrebbe aprire un nuovo fronte di crisi nella maggioranza.
Il Pd spiega così la propria scelta: per consuetudine a Montecitorio ogni volta che si libera una carica è il gruppo di appartenenza dell’uscente, in questo caso Lupi, diventato ministro, a esprimere e votare un candidato. "In caso contrario la maggioranza prenderebbe sempre tutte le cariche", sottolinea un membro dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd, "sarebbe un pericoloso precedente e dunque seguiremo la prassi".
Già così però, e senza contare il pericolo di "fuoco amico", Santanchè rischia di non farcela. Né Sel né il Movimento 5 Stelle, infatti, voteranno per l’esponente del Pdl.
Il gruppo del Pdlda solo conta 97 membri e ha bisogno dei 20 deputati della Lega o dei 47 di Scelta Civica. In caso contrario, potrebbe non riuscire a eleggere l’ex sottosegretaria se per esempio l’M5S, che ha 106 onorevoli, votasse compatto un proprio candidato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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