I risultati sono sbalorditivi: dimezzato il colesterolo Ldl «cattivo» dopo poche compresse, con riduzione - in alcuni casi - del 70-80%. Una rivoluzione per le persone colpite da forme finora incurabili di ipercolesterolemia omozigote. «Questi pazienti, un centinaio in Italia, circa 6.000 nel mondo, possiedono un doppio gene patologico - spiega il prof. Cesare Sirtori, preside della Facoltà di Farmacia dell'Università di Milano e direttore del Centro Universitario Dislipidemie dell'Azienda Ospedaliera Niguarda Ca' Granda -. Sono forme rare, che non rispondono al trattamento con le statine e necessitano di una terapia simile alla dialisi, la Ldl-aferesi, molto costosa e non sempre praticabile, specialmente nei bambini. Fino a oggi non esisteva una cura e le persone colpite, non potendo essere trattate, morivano d'infarto in età giovanile».
Oltre ai pazienti con ipercolesterolemia omozigote, la lomitapide si sta rivelando il farmaco in grado di salvare da un'altra malattia rara, la chilomicronemia, caratterizzata da livelli molto elevati di trigliceridi, che può causare pancreatiti anche fatali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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