Iran, gli Usa "aprono" un'ambasciata virtuale Ma il sito ha vita breve

Dopo meno di 24 ore dalla sua creazione, le autorità di Teheran hanno bloccato il sito della nuova "ambasciata virtuale" aperta dagli States

Iran, gli Usa "aprono"  un'ambasciata virtuale Ma il sito ha vita breve

Ha avuto vita breve il tentativo americano di dialogo online con i cittadini iraniani. Mercoledì, dopo meno di 24 ore dalla sua creazione, le autorità di Teheran hanno bloccato - in Iran - il sito della nuova "ambasciata virtuale", aperta dal Dipartimento di Stato soltanto martedì.

Le relazioni diplomatiche tra Iran e Stati Uniti si sono interrotte più di 30 anni fa quando, nel 1979, un gruppo di studenti militanti prese d'assalto l'ambasciata americana a Teheran, quella vera, con muri e diplomatici in carne e ossa, tenendo in ostaggio per 444 giorni 52 persone. Da allora, tra Washington e Teheran non c'è comunicazione diretta. La creazione di un sito, di "un'ambasciata virtuale", come è presentata online, è un ennesimo tentativo dell'Amministrazione Obama di far funzionare la via del dialogo in un momento in cui le relazioni dell'Iran con la comunità internazionale sono, a causa del suo controverso progetto nucleare, molto tese e il regime degli ayatollah è gravato da pesanti sanzioni. Sul sito dell'ambasciata virtuale, i funzionari americani hanno messo un video di saluto del segretario di Stato.

Hillary Clinton spiega con calma e in maniera molto didascalica le ragioni e gli obiettivi dell'operazione: con la rottura delle relazioni diplomatiche, dice, abbiamo perso l'occasione di dialogo tra i due popoli, il sito vuole essere "una piattaforma per comunicare tra di noi senza paura". L'ambasciata virtuale, se non fosse stata chiusa in meno di 24 ore dalle autorità di Teheran, avrebbe permesso ai cittadini iraniani di raccogliere informazioni su come ottenere un visto per gli Stati Uniti ("venite a trovarci", dice Hillary Clinton nel suo video), su come studiare negli Stati Uniti. C'è anche spazio per le notizie di Voice of America, la radio sponsorizzata dal governo americano. Quanto basta a far innervosire il regime di Teheran.

Alaeddin Borujerdi, capo della commissione Politica estera e sicurezza nazionale del Parlamento iraniano ha parlato di un tentativo americano di far credere agli iraniani che Washington sia interessata al dialogo con loro. Per Hassan Ghafouri-Fard, un altro deputato del Parlamento, con il progetto del sito gli Stati Uniti vogliono creare divisioni fra gli iraniani.

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