Irap, le ipotesi in campo: franchigia o deduzione

Dall'aumento della franchigia per le imprese più piccole, alla deduzione del costo del lavoro e degli interessi passivi dal reddito di impresa, passando per la proposta di taglio fino a 12 miliardi dell' emendamento Baldassarri.

Dall'annuncio del Presidente del Consiglio di voler mettere mano ad un taglio dell'Irap, graduale ma fino alla completa soppressione, si sono moltiplicate, in questi ultimi giorni, le proposte di esponenti di governo e Parlamento, per alleggerire il peso dell'imposta regionale sulle attività produttive. Una tassa, questa, che si applica sul valore della produzione delle imprese, nata per sostituire, con un'unica imposta, i versamenti per contributi sanitari e tassa sulla salute, l'Ilor, l'Iciap, la patrimoniale per le imprese, la tassa annuale sulla partita Iva e le tasse di concessione comunale e che, nel 2008 ha dato un gettito di circa 38 miliardi di euro, 29 circa a carico del sistema produttivo e il resto a carico delle aziende pubbliche.

PROPOSTA BERLUSCONI. L'idea, lanciata dal premier in un messaggio inviato all'assemblea degli artigiani della Cna, è quella di un " taglio graduale dell'Irap fino alla sua soppressione" anche "mediante l'elevazione della franchigia in favore delle aziende più piccole". Attualmente la franchigia fissata per le imprese piccole è di 9.500 euro e riguarda le aziende con valore della produzione inferiore ai 181.000 euro. Una delle ipotesi allo studio è quella di elevare la franchigia fino a 15.000 euro.

PROPOSTA CALDEROLI. Dedurre la parte di Irap relativa al costo del lavoro e agli interessi passivi dal reddito di impresa: questa, in sintesi, la proposta avanzata oggi dal ministro per la Semplificazione, Roberta Calderoli, in occasione Forum della piccola industria di Confindustria. Secondo recenti calcoli della Cgia la possibilità di dedurre gli interessi passivi potrebbe costare 3,5 miliardi di euro. Un'altra ipotesi, contenuta in un emendamento presentato dalla Lega alla Finanziaria, è la totale deducibilità dell'Irap dalle imposte sul reddito, ma solo per le pmi: un intervento in questo senso costerebbe almeno 3 miliardi di euro.

PROPOSTA BALDASSARRI. Il capitolo Irap incluso nell'emendamento depositato in Commissione Bilancio del Senato da Mario Baldassarri e da un'altra quindicina di senatori del Pdl, per lo più di An, prevede un taglio che può arrivare a 12 miliardi, rendendo deducibili, dall'imponibile della tassa regionale sulle attività produttive, le spese per il costo del lavoro.

L'ipotesi potrebbe essere anche quella di introdurre il taglio con una franchigia modulabile con gradualità: nell'emendamento si farebbe infatti riferimento a una franchigia per imprese che hanno fino a 100 dipendenti ma la soglia potrebbe essere, almeno inizialmente, anche più bassa. Il mancato gettito nel caso di taglio del monte salari per tutte le imprese sarebbe di 12 miliardi; una franchigia per le imprese fino a 100 dipendenti costerebbe 8 miliardi.

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