Il Comune torna alla carica sulla zona a traffico limitato all’ombra del campanile di Sant’Ambrogio. Dopo l’esperimento della scorsa settimana - da lunedì a giovedì - con la chiusura al traffico delle vie Medici, Del Torchio, Caminadella, Lanzone, piazzetta Esrivà, Novati, S. Pio V, Maurilio, Cappuccio, S. Orsola, Circo, S. Marta e Orazio dalle ore 7 alle 13 e dalle 14 alle 17, Palazzo Marino ci riprova. Questa volta però - vista la paralisi del traffico provocata dalla chiusura delle vie della Milano romana e la rabbia degli automobilisti, che hanno costretto il Comune a interrompere con un giorno di anticipo l’esperimento - senza chiudere alla circolazione. Dal 9 all’11 novembre si replica l’esperimento «sul campo» - ci tiene a specificare il vicesindaco e assessore alla Mobilità Riccardo De Corato: «le ztl e le isole pedonali prima si provano sulla strada, non su carte e progetti scritti in ufficio, senza chiudere le vie». Gli agenti della poliza locale, infatti, e i tecnici dell’Agenzia per la mobilità si limiteranno a contare la auto di passaggio e intervistare gli automobilisti. Niente paura quindi se verrete fermati dagli agenti: vi rivolgeranno infatti solo qualche domanda, per capire che tipo di percorso state facendo. Le domande? «Da dove arriva? Dove è diretto? Il motivo dello spostamento? La frequenza?». Si tratta di indicazioni utili all’assessore e ai tecnici di Palazzo Marino e di piazza Beccaria per capire se l’idea della pedonalizzazione del dedalo di vie che ruota intorno a via Lanzone possa essere messa effettivamente in pratica. «La sperimentazione della settimana scorsa - spiega De Corato - ha già evidenziato che un’alta percentuale di traffico che interessa l’area è di solo transito, con una predominante presenza di veicoli commerciali, oltre la metà. Lo studio che partirà la settimana prossima, invece, servirà per quantificare esattamente i flussi di traffico e per capire se è praticabile il loro spostamento su altre arterie stradali. Siamo in una fase di studio e monitoraggio, nessuna decisione è stata ancora presa».
Il vicesindaco però assicura che, terminata questa terza fase di test - il primo a luglio, il secondo la settimana scorsa - verrà presa una decisione entro fine novembre. Tre le ipotesi allo studio degli uffici: il tramonto dell’isola pedonale, qualora si verificasse la sua insostenibilità. Sono diversi i contrari al progetto a partire da commercianti, artigiani, antiquari, e alcuni residenti delle zona che hanno già iniziato a raccogliere le firme per dire no. Anche il presidente del consiglio di zona 1, Micaela Goren Monti, non è d’accordo: «Conosco benissimo questa zona. Queste strade vengono usate solo da chi ci abita per uscire dal centro o per tagliare, ma non sono molto trafficate. In compenso, chiuderle significherebbe congestionare all’inverosimile viale Papiniano e la cerchia dei Navigli. L’isola si può realizzare, a mio parere, solo se contestualmente si aprono al traffico via Carducci o via Meravigli. Ovviamente sarà il consiglio di zona a esprimersi qualora verrà chiesto».
L’altra strada, in salita, da percorrere, prevede la realizzazione della chiusura al traffico già da febbraio in due versioni: allargata - delimitata da via Torino, via Orefici, de Amicis, via Carducci, corso Magenta - o ristretta alle sole vie Santa Marta, Circo, Cappuccio e Fulcorina.
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