Isole pedonali? Soltanto sulla carta

L’isola (pedonale) che non c’è. Piazze vietate al traffico e alla sosta per il loro valore storico sono quasi sempre ridotte ad aree sosta per auto blu, furgoni merci, vetture di finti invalidi, microcar e perfino automobili senza neanche un permesso per la Ztl. «Il programma di pedonalizzazione più corposo degli ultimi anni», come lo ha definito Roberto Morassut, assessore comunale all’urbanistica al Territorio del Comune di Roma, nel maggio 2004, si rivela sempre più un piano-parcheggi per abusivi e privilegiati. La «scommessa dell’amministrazione» (da 15 milioni di euro), viene persa ogni giorno dal Campidoglio nelle aree pedonali del centro storico. Nemmeno le piazze-salotto della Capitale si salvano dalla sosta selvaggia. La stessa piazza di Spagna, il fiore all’occhiello del piano di pedonalizzazione della Giunta Veltroni, (lavori costati 1 milione 900 mila euro, e terminati con un ritardo di tre mesi) è spesso utilizzata come area-sosta da auto senza permesso.

Sul lato tra via di San Sebastianello e la scalinata di Trinità dei Monti abbiamo trovato in almeno quindici occasioni auto parcheggiate, sotto i cartelli di divieto di sosta e di area pedonale. Durante l’ultimo sopralluogo, il 24 dicembre scorso, alle 13 e 50, troviamo nello stesso luogo ben dieci autovetture in sosta selvaggia: una Mini Cooper (...)

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