Italcementi punta sulla crescita all’estero

Il gruppo Italcementi ha concluso il primo semestre dell'anno con un fatturato consolidato in crescita del 6,2% a 2.397,9 milioni rispetto all'analogo periodo 2004, un mol di 495,2 milioni (meno 5,2%) e un utile netto consolidato di 213,2 milioni rispetto ai 217,9 dei primi sei mesi 2004. L’indebitamento finanziario netto del gruppo, secondo i dati della semestrale redatta seguendo i principi Ias/Ifrs, è risultato pari a 2.103,2 milioni, in aumento di 365,3 milioni rispetto alla situazione di inizio gennaio 2005, a fronte principalmente di rilevanti investimenti finanziari e industriali e di dividendi distribuiti, in parte compensati dai flussi di gestione. Per l'intero anno, Italcementi prevede di effettuare un margine operativo sugli stessi livelli di quello effettuato nel 2004, grazie anche al consolidamento delle attività egiziane. L’espansione internazionale è considerata la chiave della crescita di Italcementi dal Financial Times, in un articolo pubblicato ieri. Il quotidiano britannico cita l’ad Carlo Pesenti che ricorda come il costo del lavoro in alcuni Paesi dell’Africa e dell’Asia dove punta Italcementi sia un terzo di quello italiano.

Ma nei Paesi emergenti la crescita economica è forte, contrariamente all'Italia dove la domanda di cemento non è brillante. Pesenti assicura comunque che il gruppo rimarrà radicato in Italia, dove «vogliamo investire pesantemente in alcuni impianti, mentre quelli marginali saranno sostituiti dalle importazioni».

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