Il jeans, da capo per lavoro con Re-Hash è un capolavoro

Maurizio Caucci, ad di FG1936: «Resistenti di lusso»

C'è una ricercatezza che si vede e si tocca con mano. E un'altra che non si percepisce nell'immediato, ma che rende ogni creazione Re-Hash molto più di un semplice paio di jeans. «Dalla tela originaria, robusta e ruvida, i passi fatti sono tantissimi: il nostro obiettivo è di mantenerne la resistenza ma offrire un prodotto luxury dove i dettagli, anche quelli non ostentati, fanno la differenza» spiega Maurizio Caucci, amministratore delegato di FG 1936, terza generazione alla guida dell'azienda di jeans d'alta gamma (25 milioni di fatturato nel 2018 e una previsione di crescita a 28 nel 2019), che dall'Abruzzo ha conquistato oltre all'Italia i mercati Europei, Canada, Russia e Giappone e ora punta su Usa, Medio Oriente ed Est Europa. Quando se ne seguono le lavorazioni, chiamarli capolavori viene spontaneo. Non solo perché sono jeans e capi realizzati interamente in Val Vibrata, cosa già di per sé eccezionale, ma anche perché sono esclusivi e impeccabili per fit e vestibilità. «Timeless» li definisce Caucci, pensando allo storico modello Mucha, un chinos slim con lunghezza cropped alla caviglia destinato a non passare di moda per la capacità di adattarsi alle esigenze del consumatore. Sono oltre 250 gli articoli per collezione, con un assortimento dalle caratteristiche esclusive e dai finissaggi sofisticati, che comportano una media di 120 minuti di lavorazione a capo, perché ogni paio di pantaloni deve essere unico, come un modello di sartoria. Come i suoi estimatori. Partendo da questa certezza, a Pitti la collezione PE 2020 presenta due novità. «Wash & Wear Re-HasH è costituita da capi in lane neozelandesi 100% naturali -racconta Caucci-. Jogging, cargo, cinque tasche, T-shirt, giubbotto e zainetto sono traspiranti, no odor e resistenti al lavaggio in lavatrice. Il progetto R-H Lab, urbano e poetico, coinvolge jeans dalle linee minimal ma con fodere personalizzate (stampa polpo e mappamondo, ndr), che sfoggiano tessuti tecnici e comfort ma non rinunciano a un design elegante».

Già negli spazi di Pitti, Re-HasH si svela attraverso il suo nuovo concept espositivo modulare in ferro, legno, vetro, velluto e lamiere dorate, che dialogano in armonia tra loro e con lo spazio che li ospiterà: quello di 350 retailer in Italia e 200 nel mondo, da conquistare a suon di rivoluzioni estetiche sempre più evolute.

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