Non solo ammazzare le forze dell'ordine, ma anche infiltrarsi tra esse. La minaccia del terrorismo islamico continua ad aleggiare sulla Francia. Un rischio che, però, più che da forze esterne, ora potrebbe derivare dall'interno. Direttamente dal cuore dello Stato.
Da Charlie Hebdo a Nizza, passando per la strage del 13 novembre 2015, sono centinaia le persone uccise dal terrorismo di matrice jihadista. Ma in questi anni ad aumentare non è stato solo il numero delle vittime. Un altro dato a dir poco inquietatante riguarda infatti il numero di agenti francesi radicalizzati. Come gli altri settori, infatti, anche la polizia, la gendarmerie e l'esercito non sono immuni ai casi di radicalizzazione nei loro ranghi. Dall'accesso a file riservati fino alla formazione militre, per gruppi terroristici come Al Qaeda e l'Isis la Difesa non può che essere un'area di reclutamento strategica.
Gli agenti schedati
Secondo un rapporto del DSPAP (Direzione sicurezza dell'agglomerato parigino) citato da Bfmtv, tra il 2012 e il 2015 sono stati 17 i casi di radicalizzazione nella polizia. In particolare si è trattato di giovani entrati a fare parte della polizia all'inizio degli anni 2000. Sempre secondo la nota, il fenomeno avrebbe risentito di un'impennata a partire dalla fine del 2014. E non è una coincidenza se nel giugno dello stesso anno Abu Bakr al- Baghdadi ha proclamato la nascita dello Stato Islamico.
I casi nell'esercito
Anche i casi che riguardano l'esercito non sono da sottovalutare. Solo nel 2016 una relazione della Commissione Difesa dell'Assemblea nazionale parla di 50 casi di radicalizzazione tra le file del tricolore francese. La nota suggeriva quindi una crescente vigilanza nel reclutare soldati. Dal gennaio del 2016, invece, l'intero servizio pubblico è stato coinvolto in un ampio piano per rilevare eventuali segnali di radicalizzazione.
Nel 2017, per esempio, un ex soldato di Evreux è stato bloccato perché sospettato di aver progettato un attacco. Nel dicembre scorso, invece, un gendarme è stato arrestato a Parigi perché stava trasportando illegalmente dell'esplosivo. Oltre a questi "lupi solitari", si stima che circa 10 soldati francesi siano partiti per la jihad in Siria.
Le autorità non hanno rilasciato ancora i dati più recenti sull'argomento, ma
l'impressione è quella di un fenomeno in crescita. Secondo un articolo di Bfmtv, in tutti i dipartimenti governativi - Difesa, Interni e Giustizia - sono stati identificati nel 2017 un totale di 100 casi di radicalizzazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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