I droni aiuteranno il lavoro di Sarri alla Juventus. Le nuove tecnologie arrivano in soccorso del calcio e del lavoro degli allenatori. Si dice una cosa ovvia quando si afferma che dall’alto si vede molto meglio e come racconta Tuttosport, John Dawies, selezionatore del Galles, aveva l’usanza di salire sul palo dell’illuminazione del campo, legandosi per motivi di sicurezza, per vedere i giocatori dall’alto perché da quella posizione si notavano molto meglio gli errori e tutti i difetti durante il gioco.
Dawies fu un precursore ma oggi sia nel Rugby come negli altri sport come il calcio, alcuni membri dello staff vanno ad assistere le partite in tribuna per annotare il comportamento dei giocatori e mandare suggerimenti.
Grazie alle nuove tecnologie è stato possibile rendere più efficace questa pratica in quanto gli allenatori si sono accorti dei vantaggi di analizzare il comportamento dei giocatori dall’alto.
I tentativi più concreti si fanno durante la settimana, analizzando gli allenamenti che vengono ripresi dall’alto attraverso delle telecamere. In tal senso, tra i primi ad usare questa strategia fu Giampaolo ai tempi del Treviso.
Adesso, è stato fatto un ulteriore passo in avanti con l’utilizzo dei droni che permettono di riprendere dall’alto i giocatori da ogni angolazione offrendo, così, anche una grande flessibilità d’uso. Tra i primi ad adoperare questi strumenti per le riprese è stato Maurizio Sarri già nel 2013 ad Empoli. Una pratica che continua ancora oggi con la Juventus.
Per l’utilizzo dei multirotore in campo, la Juventus ha ottenuto il via libera per il volo sopra il campo della Continassa.
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