Sono 2.795 militari italiani in Afghanistan, tra Kabul ed Herat ma limitatamente al periodo elettorale (in vista del voto il 20 agosto), è stato deciso un incremento temporaneo del contingente italiano di circa 500 unità, arrivate proprio nei giorni scorsi. Con i rinforzi "elettorali" il nostro contingente raggiunge quota 3.200. L'Italia è il quarto contribuente della missione Isaf, dopo Usa (28.850 militari schierati), Gran Bretagna (8.300) e Germania (3.380). Farah, dove è avvenuto l’attentato, è la base più avanzata dei militari italiani nell’Afghanistan talebano e si trova a circa 200 chilometri da Herat, il capoluogo della regione ovest, tutto sotto comando italiano. Si tratta della provincia più meridionale dell’area, al confine con il sud dell’Afghanistan, dove i combattimenti tra le forze Nato e i talebani sono più numerosi.
La «Task force South» è composta da 429 uomini, in gran parte parà del 187/mo reggimento della Folgore, distribuiti tra le basi El Alamein (a Farah), Tobruk (a Bala Baluk) e Tarquinia (Shouz). Il grosso del contingente è invece schierato nell’ovest, dove l’Italia gestisce il Rc-W (Regional Command West). I militari italiani che operano in quest’area, estesa come tutta l’Italia del nord, sono circa 1.700.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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