nostro inviato a Manchester
Il chiaro della notte di Manchester, per il Milan, arriva sullonda dei complimenti di Michel Platini. «In giornate come queste è un piacere essere coinvolto nel calcio europeo, la partita è stata uno spot per il calcio e la Champions league. Grazie ai protagonisti, tecnici, giocatori e tifosi, levento si è trasformato in uno spettacolo entusiasmante» la dedica molto speciale del neo-presidente dellUefa che serve a sottolineare una serata di calcio raffinato condita da note prive di cronaca nera, neanche una scintilla tra tifosi rossoneri, inglesi e polizia. Il gradimento, confermato dai dati Auditel (9 milioni e passa di spettatori su Raiuno, share del 35%, risultati da Festival di Sanremo), dallOld Trafford rimbalza in ogni angolo della vecchia Europa, sottolineato da titoli ammirati, giornali storici stregati dallesibizione delle due armate in campo e in particolare dalle due icone, Cristiano Ronaldo su un fronte, Kakà sullaltro. «Partidazo allOld Trafford» raccontano gli spagnoli, «Stato di grazia» segnala lEquipe riferito a Rooney, «Calciomagia» raccontano in Germania a dimostrazione che se il calcio resta quello di martedì notte, la magia si replica automaticamente.
E a poco serve il dibattito sul più bello del reame perché la corona, al primo turno, va sulla testa del brasiliano capace dincantare la folla per almeno 60 minuti, ammutolire uno stadio-bolgia e scatenare le lodi di molti sinceri ammiratori, arruolati un po ovunque. Emerson, per esempio, il puma adesso in gabbia al Real Madrid, è il primo ad affrontare largomento del giorno e a votare il plebiscito a favore del suo connazionale. «Ma non lo faccio perché è brasiliano come me. Lo dico perché Kakà è capace in qualsiasi momento di marcare la differenza rispetto agli altri, Cristiano Ronaldo compreso che è giovane e deve farsi a certi livelli prima di affrontare il confronto» la spiegazione fornita e condivisa da altre firme prestigiose del mondo Brazil.
Perciò, probabilmente, dalle parti del Real, riprende quota la discussione sul futuro di Kakà, disegnato in modo perentorio dallennesimo intervento di Adriano Galliani, questa volta affidato ad Antena tres e ripreso da Marca che è poi il quotidiano sportivo più vicino al club madridista. «Non esiste alcuna possibilità che Kakà lasci il Milan, mi dispiace per la tifoseria del Real Madrid ma è proprio così» la frase del vice-Berlusconi che ha il merito di richiudere la porta a un tormentone di discutibile sapore.
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