L’alleanza europea per battere il cancro

Il responsabile della Salute: «Bisogna reperire risorse e idee per la ricerca»

da Roma

Accordi per sconfiggere il tumore. Nel nostro Paese tra Alleanza italiana contro il cancro e Aifa, l’Agenzia del farmaco. E poi un progetto europeo guidato proprio dall’Italia insieme con l’Inghilterra per indirizzare il percorso della ricerca in campo oncologico, stabilendo proficue sinergie tra i 25 Paesi che fanno parte dell’Unione Europea.
Entrambi sono stati annunciati dal ministro della Salute, Francesco Storace. Per quanto riguarda l’accordo tra Aifa e Alleanza contro il cancro il ministro spiega che «l’obiettivo è il reperimento di risorse e idee per il sostegno della ricerca indipendente a vantaggio non delle aspettative, pur legittime, delle industrie farmaceutiche, ma dei cittadini». Una risposta, aggiunge «al drammatico bisogno di finanziare la ricerca indipendente».
Sull’accordo europeo il ministro spiega che si sta «lavorando con gli americani». Storace conta di poter annunciare presto l’intesa-accordo. «Francesi, inglesi e italiani giocheranno insieme la partita della leadership perché l'Europa investa tante risorse nella ricerca». L’idea è partita dalla Francia, dice Storace, ma è l’Italia che ha chiesto «di far parte della guida di questo percorso del segretariato generale che dovrà guidare i 25 Paesi europei nella lotta al tumore».
Sul fronte della lotta al cancro, Storace ricorda pure che «oggi si può destinare il 5 per mille alla ricerca, senza pagare tasse in più». Il ministro intende sensibilizzare tutti i commercialisti per fare in modo che il maggior numero possibile di cittadini possa decidere di destinare una parte delle proprie tasse per finanziare progetti di ricerca sul cancro.


Il progetto di Storace viene accolto con favore sia dal direttore dell’Aifa Nello Martini, sia dal direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e segretario di Alleanza contro il cancro, Francesco Cognetti. «La proposta va nella direzione di una ricerca davvero al servizio del cittadino», dice Cognetti.

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