Tradizione vuole che andare all'anagrafe sia una sorta di odissea da affrontare armati di santa pazienza con un corredo di passatempi per sottrarsi alla noia di un'interminabile attesa. Ed era davvero così fino a pochi mesi fa, prima che ristrutturazione, razionalizzazione e nuovi servizi trasformassero le sale d'attesa affollate in stanze semideserte.
La prima novità salta all'occhio appena varcato l'ingresso, sia che si tratti di quello di via Larga o di via Rastrelli: ad accogliere i cittadini è un punto informazioni che distribuisce già i numeri per lo sportello appropriato, visto che da oggi le code sono differenziate. Altro piccolo cambiamento, a suo modo rivoluzionario: la comparsa di sedie e sgabelli per gli utenti di fronte agli operatori.
Insomma, la sede appare oggi più ospitale e funzionale, anche grazie alla nuova segnaletica. Ma a fare davvero la differenza sui tempi di attesa, che da settembre sono più che dimezzati rispetto all'anno precedente, sono l'autocertificazione e le sedi decentrate. «Interventi che - ha annunciato l'assessore ai Servizi civici e semplificazione Stefano Pillitteri - si arricchiranno presto di nuovi servizi». Innanzitutto dall'8 gennaio, i cittadini che devono richiedere una nuova residenza e la scissione dal nucleo familiare, potranno fissare un appuntamento con il messo comunale incaricato di effettuare il sopralluogo per gli accertamenti (tel. 02.02.02). Iniziativa che dopo un mese di sperimentazione sarà estesa a tutti coloro che devono richiedere il cambio di residenza. L'obiettivo è quello di ridurre sensibilmente i tempi di attesa, oggi nell'ordine di diversi mesi, evitando ai messi inutili uscite a vuoto.
In secondo luogo i certificati storici, precedentemente rilasciati solo all'anagrafe di via Larga, da oggi possono essere richiesti anche presso le delegazioni decentrate.
Novità rilevante anche per gli stranieri che finora, alla scadenza del premesso di soggiorno, dovevano necessariamente recarsi alla sede centrale dell'anagrafe per comunicare l'avvenuto rinnovo. Grazie ad un accordo la Questura trasmetterà i dati direttamente al Comune, evitando un'inutile perdita di tempo al cittadino straniero - sempre che non abbia cambiato residenza - e alleggerendo allo stesso tempo il carico degli uffici.
Ultimo, ma non meno rilevante, l'acquisto di due nuove macchine per il rilascio della carta d'identità elettronica che, andando ad aggiungersi alle due già in dotazione, hanno consentito di passare da 25 a 80 documenti consegnati ogni giorno.
«L'obiettivo - ha spiegato Pillitteri - è quello di rinsaldare il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadino con effettivi miglioramenti del servizio e non solo attraverso attività promozionale».
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