Kevin non laveva mai guardata negli occhi, ma solo lei era riuscita a fargli battere il cuore così. Penny il suo volto nemmeno se lo ricordava, ma nessuno le aveva tolto il fiato come aveva fatto lui. E pensare che allappuntamento che avrebbe cambiato la loro vita nessuno dei due voleva andare: Penny arrivò lì solo perché allultimo minuto le avevano spostato il turno in ospedale, Kevin perché la scuola quel giorno era chiusa e il padrone del ristorante dove lavorava gli aveva chiesto se poteva sostituire il cuoco per un paio dore. Ma per colpa dei prodigi e dei misteri del caso arrivarono puntualissimi allincontro del destino. A distanza di sei anni una dallaltro. Scena prima. Nel luglio del 1999 Kevin ha dieci anni, va a scuola allErie community elementary, rompe le palle come tutti i bambini e va pazzo per il baseball. Per questo quel pomeriggio è sul diamante della sua squadra del cuore, ci sono i suoi idoli che giocano e lui può entrare in campo perché è il fratellino di Rob, uno di loro. Jeff, il numero 19, è a casa base, sta provando i movimenti di battuta e nemmeno lo vede il curiosino che sbuca alle sue spalle. È un attimo, Kevin viene colpito in pieno petto dalla mazza di sughero e gomma, un colpo secco, micidiale, così violento da provocargli un arresto cardiaco. Sulle gradinate è appena arrivata Penny, lavora come infermiera allospedale di Buffalo, non sapeva cosa fare visto che le avevano spostato il turno, era entrata quasi per caso per passare un po il tempo. Molla lhamburger che tiene tra le mani e con il boccone ancora in gola si precipita sul campo. Massaggio cardiaco, respirazione bocca a bocca, le mani tra i capelli, silenzio tuttintorno. Poi Kevin tossisce e torna su dal pozzo dentro il quale laveva gettato un fuoricampo venuto male. Salvo. Penny sparisce in quellistante dalla sua vita come Cenerentola a mezzanotte, sarà impossibile per tutti dire chi fosse e da quale nuvola del cielo fosse discesa. Scena seconda. Nel gennaio del 2006 Penny sta ancora mangiando un hamburger seduta a un tavolino di un ristorante e anche questa volta, ma senza nessun altro motivo che la fretta di tornare al lavoro, un boccone gli va di traverso. Questo è maledetto però, non va più né su né giù, incastrato in gola, Penny tossisce tre, quattro volte, si fa rossa in viso, laria piano piano comincia ad andarsene e non esce più dai polmoni, ma non cè nessuno che possa aiutarla. O forse sì. Kevin è in cucina, con il grembiule bianco un po macchiato, nemmeno sa chi sia quella cliente, il padrone lo ha chiamato urlando e lui si è precipitato. Sa perfettamente cosa fare. Dal giorno in cui uninfermiera gli salvò la vita è diventato pompiere volontario e capo boy scout, è uno specialista nella manovra di Heimlich: con le braccia le comprime forte il diaframma fino a farle sputare il boccone. Salva, appena in tempo, a un attimo dalla fine. Nel ristorante cè anche Lorraine, la mamma di Stephen. Lei quel volto se lo ricorda bene: «Ma tu sei...
oh madonna santa...». Penny e Kevin si sono salvati la vita a vicenda senza sapere niente luno dellaltra. Lei gli aveva fatto battere il cuore, lui le aveva tolto il fiato. A volte lunico amore che torna è lamore che dai.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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