L’aumento costa caro ma la crescita continua

Pesano sui conti le commissioni bancarie. Raggiunti in anticipo gli obiettivi del piano

da Milano

Fastweb ha chiuso il primo semestre e il secondo trimestre del 2005 con perdite nette in aumento, ma soprattutto a causa delle commissioni bancarie legate all’aumento di capitale. In compenso il gruppo, in fase di forte espansione, ha annunciato di aver raggiunto in anticipo, rispetto a fine anno, l’obiettivo di copertura di un terzo della popolazione (7,2 milioni di famiglie) e di rivedere quindi il target a 8 milioni. Nel semestre la perdita è stata pari a 127,7 milioni rispetto agli 83,1 dello stesso periodo del 2004.
Le commissioni legate all’aumento di capitale da 800 milioni hanno inciso per ben 36,6 milioni. Una cifra particolarmente alta a causa delle modalità di un’operazione che il gruppo ha effettuato chiedendo alle banche di garantire il prezzo di emissione. Nel secondo trimestre, escluse le commissioni, la perdita è stata di 43 milioni, in leggero miglioramento rispetto ai 45,5 milioni dello stesso periodo del 2004. Se si includono le commissioni la perdita consolidata sale a 79,6 milioni. Il Mol del semestre è cresciuto del 29% a 128 milioni su ricavi per oltre 421,9 milioni (+25%).


Al 30 giugno il numero complessivo dei clienti ha raggiunto 598 mila unità, con un incremento netto nel trimestre di oltre 56 mila abbonati. L’Arpu (ossia il ricavo medio per cliente) si è attestato a 900 euro, sostanzialmente in linea con i valori di marzo.

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