L’Avvenire del tennis è un italiano in finale

Il tennis italiano giovanile sta vivendo a Milano una stagione positiva, che apre interessanti prospettive. Con il marchigiano Gian Luigi Quinzi ha conquistato due settimane fa il trofeo «Bonfiglio» internazionale under 18, oggi ha l’opportunità di raddoppiare con Filippo Baldi nel trofeo «Avvenire» under 16. Sono 43 anni che un azzurro non vince la competizione al TC Ambrosiano, l’ultimo e unico è stato l’alessandrino Ettore Fontana nel 1969 che da allora ha un albo d’oro molto prestigioso con i successi, fra gli altri, di Borg, Lendl, Cash, Edberg, Ivanisevic e in tempi più vicini Del Potro. Sui campi di via Feltre sono transitati anche Federer e Djokovic.
Filippo Baldi, pavese che si allena a Vigevano con il coach Stefano Dolce, numero 53 nella classifica mondiale di categoria, affronta oggi in finale l’argentino Lautaro Pane, numero 124, che giunge all’epilogo con un cammino autoritario, non ha perso nemmeno un set e ha lasciato agli avversari pochi game, soltanto due con il duplice 6-1 all’ucraino Lebedin, testa di serie numero 2 e tecnicamente favorito. Baldi ha conquistato la finale sovvertendo il pronostico contro il cipriota Chrysochos, numero 5 nel ranking mondiale e grande favorito.
Perduto il primo set 6-4 e sotto 3-1 nel secondo l’azzurro ha rimontato con autorità pareggiando il conto 6-4 e terminando in scioltezza 6-2 esprimendo un gioco in progresso, colpi profondi e veloci con opportuni rallentamenti e improvvise accelerazioni.
Nel singolare femminile prevista la passerella delle ragazze dell’est, belle e atleticamente competitive che sognano di imitare Maria Sharapova. In finale la 15.

ene bielorussa Iryna Shymanovich, che s’è imposta facilmente sull’italiana Alessandra Gisonna, trova la coetanea ungherese Anna Bondar che con uguale tranquillità ha battuto la 14.enne ucraina Olga Fridman che lascia intravvedere maggiori possibilità di progresso tecnico.

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